Fiumicino – E’ di oltre un milione di prodotti sequestrati tra profilattici, integratori alimentari, articoli di alta gioielleria e ricambi meccanici il bilancio di una serie di operazioni di contrasto alla contraffazione condotte dalle Fiamme gialle all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Venti le persone denunciate alla procura della Repubblica di Civitavecchia. Seicentomila condom sono stati rinvenuti in confezioni che imitano alla perfezione i brand di note multinazionali con tanto di foglietti illustrativi in grado di ingannare anche l’occhio più esperto. Gli esami di laboratorio, eseguiti con la collaborazione delle case produttrici e dell’Azienda regionale Arpa-Lazio, hanno fatto emergere che i dispositivi erano stati malamente sterilizzati e fabbricati con procedimenti chimici altamente nocivi per la salute, oltre che inidonei a garantirne le caratteristiche di sicurezza.



I falsari, che avevano gli stabilimenti di produzione nella Repubblica Popolare Cinese, si sono serviti di speciali macchinari in grado di riprodurre alla perfezione i loghi delle case “Durex” e “Via-Ananas” in grado di ingannare anche l’occhio più esperto. Risalendo la filiera del falso, si è giunti ad individuare anche il deposito, situato in Albania, utilizzato per lo stoccaggio e lo smistamento dei preservativi, che venivano commercializzati anche via web da parte di siti specializzati. Sottoposte a sequestro anche 500.000 pasticche di integratori alimentari contraffatti destinati al mercato europeo e del nord Africa, 20.000 cuscinetti a sfera a rulli conici contraffatti e 150.000 articoli di alta bigiotteria, che avrebbero invaso il mercato della Capitale. Sono venti le persone, per lo più di etnia cinese, denunciate alla Procura della Repubblica di Civitavecchia, per i reati di importazione nel territorio nazionale di prodotti contraffatti e ricettazione. Se i dispositivi medici e gli integratori alimentari contraffatti sequestrati dalle Fiamme Gialle di Fiumicino fossero stati immessi in commercio avrebbero potuto mettere a repentaglio la salute dei consumatori finali.