Fiumicino – Per verificare lo stato di abbandono in cui versano i treni della tratta Roma-Civitavecchia i sindaci di Montalto di Castro, Tarquinia, Civitavecchia, Tolfa, Allumiere, Cerveteri, Santa Marinella e Fiumicino il 27 ottobre scorso sono saliti  sul treno 3253 che transita nel comune traianeo alle 7,02 alla volta della Capitale. “I primi cittadini”, riferisce l’associazione ‘Sociale&Sicurezza’, “hanno così potuto constatare i disservizi di Trenitalia”.  L’associazione si schiera pertanto al fianco dei sindaci che hanno dichiarato di voler “rendersi conto personalmente di quello che vivono giornalmente i nostri pendolari”. Sociale&Sicurezza considera pertant  positivo il loro interesse e il loro gesto. “La nostra associazione è più  volte intervenuta denunciando sui diversi mezzi di informazione la situazione della tratta Roma-Civitavecchia, davvero ‘al limite della decenza’, dove spesso si convive   con insetti e rifiuti”, spiegano. “Nel quotidiano inermi pendolari lottano  ogni mattina per riuscire a prendere il treno sulla Fr5 dove  studenti e lavoratori  sono costretti a viaggiare in veri e propri “carri bestiame”  su treni stracolmi  al limite della sicurezza”.

“Non dimentichiamo gli appelli degli ultimi anni che recitavano: ‘lasciate l’auto, un mezzo super inquinante, e prendete l’autobus, il treno. Ma con quale risultato? Bisogna rendere questi servizi “funzionali” con parcheggi di scambio e altri servizi)  e  con un numero degno di carrozze  per il pendolare, studente o lavorato che sia”, dichiara Giulio Incoronato. “La nostra Associazione – prosegue -  si schiera con fermezza al fianco dei pendolari  e dei relativi  comitati  per denunciare con ogni mezzo lecito all’opinione pubblica  la situazione  paradossale  della tratta chiedendo per tutti i pendolari un servizio di trasporto civile e decoroso.  Le autorità competenti - Regione Lazio e Trenitalia - non possono nascondersi con la frase di circostanza della colpa dei tagli visto che sono di questi giorni le denunce sugli sprechi in Regione Lazio ma invertire la rotta ed investire sul trasporto ferroviario”, conclude.