Fiumicino, traffico internazionale di cocaina, operazione 'Chicas': 7 arresti
Fiumicino – Inferto un altro durissimo colpo al traffico internazionale della droga. Gli agenti della squadra mobile di Roma in collaborazione con gli uomini della Polaria di Fiumicino hanno smantellato un’organizzazione criminale che operava in ambito internazionale dal sud America. Nel corso dell’operazione, ribattezzata 'Chicas', condotta con la direzione distrettuale antimafia, sono state eseguite 7 misure restrittive a carico di altrettanti appartenenti di un sodalizio, ben strutturato sul territorio nazionale, con componenti extraterritoriali di stanza in Messico e nella Repubblica Dominicana. Gli indagati sono ritenuti appartenenti ad uno dei più importanti cartelli della droga latino-americana chiamato “cartello di Guadalajara”. La complessa attività d’indagine ha consentito di acquisire numerosi elementi probatori a carico dell’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di cocaina. Il sodalizio si avvaleva di giovani donne che, viaggiando lungo le tratte aeree Messico - Santo Domingo - Italia, trasportavano la cocaina all’interno dei bagagli a mano. La droga era destinata a rifornire il mercato gestito dai clan del vesuviano. Nello stesso contesto sono in corso numerose perquisizioni nei confronti di persone appartenenti all’organizzazione criminale nel Lazio, Toscana e Campania a carico dei cittadini messicani B.M. (SA), C.V. (NA), E.G. (PI), R.V. (NA), O.G. (NA), P.S. (RM): sono indagati a vario titolo per il reato di traffico internazionale di stupefacenti. In manette anche il napoletano F.P..
Le indagini, condotte anche in collaborazione con la Drug Enforcement Agency statunitense, hanno messo in ginocchio i narcotrafficanti di “Guadalajara”, noti alle cronache per l’efferatezza e la crudeltà dei suoi componenti. Il gruppo messicano individuava e reclutava per lo più giovani donne, le riforniva di cocaina e ne organizzava il viaggio in Italia e negli Stati Uniti. I corrieri della droga riuscivano così ad importare dai 15 ai 30 chili per volta di sostanza stupefacente abilmente nascosta all’interno dei loro bagagli a mano. L’organizzazione aveva al suo interno un abile “reclutatore” con l’incarico specifico di selezionare in Messico le “Chicas” da destinare poi al trasporto dello stupefacente. Le “Chicas” venivano poi scortate da altri componenti dell’organizzazione dal Messico fino alla Repubblica Dominicana dove ricevevano in custodia la cocaina. Le partite di droga erano pagate in contanti ai corrieri dell’organizzazione che, effettuato il trasporto, ripartivano alla volta del Messico con ingenti somme di denaro.
L’attività investigativa è nata dall’arresto delle cittadine messicane G.D.D.M. e M.P.K.B., corrieri di un ingente quantitativo di cocaina trasportato nei bagagli a mano e abbandonato nei bagni dell’aeroporto di Verona. Le due donne imbarcate sul volo La Romana Roma - Fiumicino a seguito di problemi della compagnia aerea, sono invece sbarcate a Verona dove, impaurite del cambio di programma, si sono liberate delle borse nei bagni di quell’aeroporto. I corrieri avrebbero dovuto consegnare la droga a F.P. di Torre Annunziata (Na), referente italiano dell’organizzazione, destinatario di misura restrittiva e già ricercato in ambito internazionale per reati inerenti il traffico di stupefacenti. Lo stesso è noto alle cronache come il “broker della cocaina per conto dei clan vesuviani”. L’attività investigativa, corroborata da intercettazioni telefoniche ed ambientali e da approfondite analisi del traffico telefonico, ha consentito di sequestrare circa 100 chili di cocaina destinata a rifornire il mercato gestito dai clan del Vesuviano. Nel corso dell’indagine sono state arrestate A.A.M., cittadina messicana, e Y.N.J., dominicana, entrambe corrieri dell’organizzazione criminale, colte nella flagranza di introdurre sul territorio nazionale lo stupefacente nascosto all’interno dei bagagli.
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