Fiumicino, Ugl: “Vinto il ricorso al Tar a difesa delle lavoratrici precarie degli asili nidi”
Fiumicino - Il Tar del Lazio ha condannato il Comune di Fiumicino accogliendo il ricorso delle educatrici precarie. “Avevamo ragione, contro tutto e contro tutti (anche contro le altre sigle sindacali). Dopo numerosi tentativi conciliativi ci vedemmo costretti, unico sindacato, a ricorrere al tribunale amministrativo in difesa dei diritti delle lavoratrici precarie del Comune di Fiumicino, che a detta del Comune avrebbero dovuto produrre delle certificazioni mediche costosissime e non dovute”, dichiara . Michela Toussan, segretario provinciale di Roma Ugl delle Autonomie.
“Sulla base di questa illegittima pretesa da parte dell’amministrazione, come sancito dal Tar del Lazio (Sezione Seconda Bis) con la sentenza n.02348/2013, le lavoratrici erano state private del loro diritto agli incarichi a tempo determinato, di fatto sottraendo loro il posto di lavoro”.
“Secondo il Tar, non solo l’imposizione da parte del Comune era immotivata, ma si è prefigurato “un vizio di violazione di legge con riferimento all’art.3 legge 241/1990”, nonché il “vizio di eccesso potere per contraddittorietà e contrasto con il bando pubblico e violazione del principio di buona fede””, spiega la dirigente sindacale.
“Solo in questo modo l'Amministrazione è stata indotta a rivedere la sua anacronistica e discriminatoria posizione di rifiuto che nel tempo era stata avvallata anche dalle altre sigle sindacali, incredibilmente sorde di fronte a una così palese ingiustizia”.
“La tenacia delle lavoratrici e la forte volontà della segreteria provinciale di Roma dell’Ugl delle Autonomie con il validissimo supporto dell’avvocato Raffaella Dalena e dell’avvocato Nicolò Zito hanno portato a positiva conclusione una vicenda che si trascinava ormai da troppo tempo”, conclude Toussan.
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