Calicchio: “Che mondo quello in cui si aggredisce un vigile del fuoco venuto a portare soccorso?”
Fiumicino – “Apprendo con profonda tristezza e forte senso di amarezza dell'aggressione occorsa ad un mio collega, un mio amico, capo squadra dei vigili del fuoco in servizio al distaccamento di Ostia Lido. E tra i primi a correre in soccorso alle persone intrappolate nelle loro case dalla furia del mare in tempesta questa notte a Passo della Sentinella, a Fiumicino”, dichiara Paolo Calicchio, consigliere comunale Pd nonché vigile del fuoco.
“E’ un episodio che condanno fortemente e che ancora una volta purtroppo segnala come il nostro sia un comune in cui accadono cose incredibili. Ed è un episodio che la dice anche lunga sullo stato di esasperazione raggiunto da quei cittadini ai quali è stato promesso l'impossibile senza mai mantenere una sola virgola”, prosegue Calicchio.
“Decenni di colpevole silenzio della politica a tutti i livelli e di tutti i colori sullo stato di un quartiere sorto abusivamente sulla riva nord del Tevere, in piena zona alluvionale e golenale. Ma la violenza è sempre da stigmatizzare senza se e senza ma anche perché ritengo che sia un mondo invivibile quello in cui viene aggredito chi corre per salvare le vite umane”.
“Sembra che l'episodio, tra l'altro, sia avvenuto dopo uno scambio di vedute tra la squadra dei pompieri sul posto e il sindaco, al quale è stata chiesto ragione di alcune sue scelte organizzative. La domanda è: dove era la protezione civile? E cosa ha fatto il sindaco oltre che correre a bordo di una ruspa? I notam della protezione civile da tre giorni stavano allertando tutte le sedi amministrative di possibili e gravi disagi dovuti a tempeste e alluvioni. Che fine fanno questi notam inviati anche al sindaco? E al Centro comunale operativo?”
“Quali sono state le forze in campo? E cosa si è fatto per la popolazione inerme sul posto? Quali sono state le iniziative comunali per il soccorso civile? Ho proposto al gruppo del Pd alla camera una interrogazione urgente per chiarire se e in che mani sia la popolazione civile in caso di emergenza. Mentre ho anche richiesto al comando di Roma di agire in sede penale contro gli aggressori che non possono restare impuniti”, conclude Calicchio.
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