Fiumicino, caos in aeroporto: primo giorno di stop di Wind Jet
Fiumicino – Caos all’aeroporto di Fiumicino dopo la decisione di Wind Jet, la compagnia siciliana low cost sull’orlo della bancarotta, di cancellare dalla mezzanotte tutti i voli diretti a Palermo e Catania.
Allo scalo romano sono centinaia i passeggeri che attendono di essere riprotetti su altre compagnie aeree pagando un supplemento di 80 euro per i voli nazionali e 250 euro per quelli internazionali. Tra di loro vi sono anche 200 turisti israeliani, tra cui dei bambini, che ieri sera non sono riusciti ad imbarcarsi per Tel Aviv e che hanno trascorso la notte su giacigli di fortuna, bivaccando.
A breve dovrebbe aver luogo un incontro con i sindacati e i rappresentati del vettore siciliano. Martedì è invece previsto un vertice tra Wind Jet, Enac e il ministero dello sviluppo economico. Le associazioni dei consumatori hanno intanto già dichiarato di essere pronte a fornire consulenza legale e se ci fossero i presupposti ad indire una class action per risarcire i viaggiatori.
Il caos di oggi, esteso anche agli altri scali italiani che erano serviti dalla compagnia, fa seguito alle giornate di disagi degli ultimi giorni che hanno coinvolto migliaia di passeggeri. L’Enac, che ieri ha istituito l’unità di crisi, ha invitato i vettori ad accogliere i passeggeri fornendo tariffe agevolate ed aumentando l’offerta di 20 voli al giorno da effettuarsi durante le ore notturne.
Disponibili Alitalia e Air One, Meridiana, Livingston, Blue Panorama express e Neos. A subire disagi dovrebbero essere in totale 300.000 viaggiatori che hanno acquistato i ticket fino al 31 ottobre.
Roberto Alesse, presidente dell'Autorità di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali, ha espresso “perplessità” per il fatto che la rottura delle relazioni tra Wind Jet e Alitalia si stia “determinando proprio nel mese di agosto, durante il quale scatta il cosiddetto periodo di franchigia, previsto espressamente dalla Regolamentazione del settore del trasporto aereo”. Venerdì sera era infatti fallita la trattativa tra il vettore catanese e la compagnia di bandiera per la sua acquisizione.
Il garante auspica che si sappia individuare quanto prima una “soluzione adeguata a tutela di tutti i cittadini utenti”, perché quello che sta accadendo, pur non trattandosi di uno sciopero, sta danneggiando il servizio pubblico.
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