Fiumicino - Nessun accordo raggiunto all’indomani  dell'incontro promosso per risolvere il caso Wind Jet, la compagnia siciliana low cost sull’orlo del fallimento. A rischio il posto di lavoro di 500 dipendenti diretti e di 300 dell’indotto. Continua la riprotezione dei 300.000 passeggeri del vettore siciliano sui voli delle altre compagnie aeree.

 

Ieri il vertice al ministero dello sviluppo economico tra l'amministratore delegato di WindJet, Rantuccio, l'Enac, l’amministratore delegato di Alitalia Andrea Ragnetti e il sottosegretario dei trasporti.

 

Wind Jet avrebbe rilevato l’”indisponibilità” della compagnia di bandiera a risolvere il problema. E sarebbe pronta a risolvere da sola. L'incontro era stato convocato lo scorso fine settimana dopo l’istituzione dell’unità di crisi per la gestione delle vertenze aziendali da parte del presidente dell’Enac, Vito Riggio.


“Dispiace ma penso che non ci sia nessuna possibilità di riprendere un dialogo”, ha detto ieri l’ad Ragnetti. Riferendo che  l’Alitalia sta operando in perdita per fare riprotezione con voli speciali. La perdita si aggirerebbe intorno agli  80 mila euro al giorno.

 

Il ministro Corrado Passera ha dichiarato di aver offerto il massimo supporto ma Wind Jet ha deciso di continuare per conto suo per “valutare altre manifestazioni di interesse che dice di aver ricevuto”.