Flash mob Ostia, Salvemme: "Che fine ha fatto il progetto della Casa della salute della donna e del bambino?"
Ostia - In merito al flash mob “Rompiamo il silenzio, un fiore per Michela e le altre” tenutosi ieri 21 aprile sul Pontile di Ostia interviene il Vice Presidente del Consiglio municipale Stefano Salvemme:
“Il femminicidio ormai è un fenomeno dilagante e preoccupante di fronte al quale evidentemente non sono sufficienti le iniziative intraprese per contrastarne la diffusione. Le case rifugio risolvono momentaneamente il problema, quando questo è già conclamato, dando sicuramente una possibilità alle vittime di violenza ma ritengo si debba intervenire prima. Il municipio in collaborazione con la Asl RMD e le associazioni preposte – continua Stefano Salvemme - attraverso i servizi sociali, ha il dovere di organizzare uno sportello di ascolto ed antiviolenza per le donne all’interno del quale ci deve essere la presenza di psicologi, consulenti legali e forze dell’ordine. Per questo mi chiedo che fina abbia fatto il progetto della Casa della Salute della Donna e del Bambino che potrebbe essere il luogo fisico ideale per accogliere tale realtà. Non solo, nei casi in cui il “persecutore” (accertato) sia in possesso per questioni professionali e non, di porto d’armi, procedere immediatamente alla sospensione dello stesso e al sequestro dell’arma. Ringrazio Giorgia, Nicoletta ed Emanuela – conclude il Vice Presidente del Consiglio - per aver voluto lanciare un allarme anche nel nostro territorio municipale a tutte le sensibilità dei cittadini, delle associazioni e delle rappresentanze locali che hanno raccolto questo invito.”
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