Tragedia a Focene: ripescato il cadavere di un sub
Focene – E’ stato recuperato questa notte il corpo senza vita di B.P.F., un sub romano di 47 anni, ripescato a quattro metri di profondità a circa 700, 800 metri al largo di Focene, nel comune di Fiumicino. A recuperare il cadavere intorno alle due della notte una squadra dei sommozzatori dei vigili del fuoco in collaborazione con i militari della capitaneria di porto di Roma.
L’allarme era stato dato ieri sera dal titolare del chiosco della spiaggia di Focene dove il 47enne, che a quanto si apprende era una persona esperta, preoccupato per la presenza del furgone utilizzato dallo scomparso: tutti i bagnanti si erano infatti allontanati con le loro auto ma era rimasto parcheggiato all’entrata dell’arenile quell’unico mezzo. Erano così scattate le ricerche da parte della capitaneria di porto e del commissariato di Fiumicino. Attraverso la targa si era risaliti al possessore ed erano stati contattati i familiari. La compagna aveva confermato di essere in attesa del rientro dell’uomo e anzi già da ieri mattina i familiari avevano cercato di mettersi in contatto con lui attraverso il cellulare ma senza successo. Dopo alcune ricerche gli uomini del comandante Lorenzo Savarese si sono concentrati sulla costa ritrovando, grazie anche ad alcune segnalazioni, il pallone da sub ancorato a circa 800 metri dalla riva. I sommozzatori, dopo essersi immersi, hanno individuato il cadavere incastrato a pochi metri di profondità, tra il pallone e l’ancorotto con la sagola. I familiari, giunti sul posto durante le operazioni di recupero, non hanno potuto far altro che confermare l’identità del loro congiunto.
Il corpo è stato trasferito al policlinico Gemelli di Roma per essere sottoposto ad autopsia. La procura di Civitavecchia ha disposto gli accertamenti di rito, coordinati dal procuratore Paolo Calabria. Nonostante le precauzioni sulle regole di base per una sicura attività balneare, tra le quali quella di svolgere immersioni preferibilmente in coppia, suggerite dalla Direzione marittima del Lazio nel corso della conferenza stampa di mercoledì scorso per la presentazione dell’attività ‘Mare sicuro 2013’, si è così registrato il decesso di un sub. L’emergenza era immediatamente scattata alla sala operativa della capitaneria di porto a seguito della segnalazione di un conoscente del sub preoccupato del mancato rientro dell’amico immersosi in solitario per una battuta di pesca in apnea. Nello specifico, è stata prontamente disposta l’uscita del battello pneumatico della guardia costiera 166 e di una pattuglia a terra della guardia costiera ai quali in seguito si è aggiunta una pattuglia della polizia di stato. Dopo circa un’ora e mezza di ricerche, dovute all’oscurità, l’unità nautica della guardia costiera ha ritrovato il pallone bianco e rosso identificativo del sub in immersione. All’una il mezzo nautico A10 della capitaneria di porto con a bordo i sommozzatori dei vigili del fuoco si è diretto sul posto e ha ritrovato a 4 metri di profondità il corpo senza vita di B.P.F. poi trasferito presso l’obitorio dell’ospedale “Gemelli”. Con l’occasione la guardia costiera il massimo rispetto delle norme per l’attività subacquea in particolare utilizzare la prevista boa di segnalazione per sub in immersione, di colore rosso con banda obliqua bianca ed esercitare tale attività sempre in coppia.
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