Focene – E’ stato identificato il ciclista rimasto ucciso ieri pomeriggio in via delle Idrovore di Fiumicino, strada che collega Maccarese con via di Coccia di Morto, dopo essere stato travolto da un’auto. Si tratta di un cittadino di nazionalità indiana di 58 anni, bracciante agricolo stagionale in una delle tante aziende agricole di Santa Ninfa, a Maccarese.

 

Il 58enne stava tornando a casa dopo una giornata di duro lavoro nei campi. Una giornata trascorsa, benché fosse domenica, giorno destinato al riposo ed allo svago, a raccogliere pomodori e zucchine. E queste stesse verdure, ritrovate nelle tasche della giacca della vittima, avrebbero arricchito la sua cena. Ma a casa il poveretto non è mai arrivato. Mentre procedeva lungo via delle Idrovore di Fiumicino, è stato tamponato da un’auto, una Panda, guidata da un anziano. L’automobilista, accecato dal sole del tramonto, non si sarebbe accorto di nulla. Lo straniero, invece, a causa dell’urto è finito dentro un canale.

 

Ad assistere, sconvolto all’incidente, un altro automobilista che viaggiava nella direzione opposta. L’uomo, sceso immediatamente dalla propria vettura, ha bloccato la Panda e chiamato i soccorsi. Ha poi cercato di aiutare il ciclista, che aveva riportato irreversibili lesioni alla schiena, tanto che il poveretto è morto durante il trasporto in ambulanza all’ospedale Grassi di Ostia.  

 

Di chi la responsabilità? Innanzi tutto della strada, stretta e pericolosa. Senza nemmeno una corsia di emergenza. La morte del pover’uomo ha fatto tornare di drammatica attualità anche l’assenza di piste ciclabili nel territorio di Fiumicino e di Ostia. “Via Portuense e via delle Idrovore hanno mietuto l’ennesima vittima, stavolta un ciclista, uno dei tanti braccianti che quotidianamente fanno la spola tra Focene e i campi di Santa Ninfa senza nessuna tutela”, dichiarano Paolo Calicchio, consigliere comunale Pd, e Raffaele Megna, Gruppo lavoro ambiente Pd. “Sarebbe vivo se invece di camminare sul ciglio di quella strada ci fosse stata una pista?”.

 

Entrambi gli esponenti del centrosinistra sottolineano che l’amministrazione di Fiumicino perse un finanziamento di 350mila euro, grazie a un emendamento del consigliere Pd Carapella, per realizzare la ciclabile lungo viale di Coccia di Morto, all’epoca della giunta Marrazzo. Nessun ufficio, infatti, ricevette mai il mandato di fornire un progetto alla Regione. E un altro finanziamento, ancora della Regione, grazie al pressing del consigliere Pd Foschi per il collegamento tra il borgo di Palidoro e Torrimpietra, andò in fumo nel 2008 per lo stesso motivo. “Da una parte si parla di sicurezza, dall’altra si perdono soldi e finanziamenti e le opere non si realizzano. Se non è inefficienza questa”, affermano Megna e Calicchio.

 

Paolo Bonucci, presidente di Ostia in bici-Fiba: “Notizie di questo tipo lasciano allibiti ed increduli. In un giorno di festa per tutti c'è chi perde la vita in modo violento. E per colpa di altri. E’ allucinante. Questo ennesimo episodio drammatico evidenzia che nonostante le manifestazioni del Salvacicilisti e l'opera continua e costante delle associazioni del Coordinamento Roma ciclabile e personali, c'è ancora molto da lavorare. L'assenza di piste ciclabili, soprattutto in zone favorevoli e di turismo, è inaccettabile. E l'indifferenza dei nostri amministratori è allarmante. Se non cambiamo il sistema della mobilità in genere, ove la bicicletta è un mezzo molto importante, saremo sempre a commentare notizie drammatiche senza che cambi mai nulla”.

Cafiero Celestini, Ostia che cammina: “Continua la strage di ciclisti e pedoni nel più drammatico ed inspiegabile disinteresse delle amministrazioni locali, specialmente quella nostra, del XIII,  che si distingue solo per iniziative tendenti ad aumentare il traffico automobilistico, con il conseguente aumento degli incidenti, spesso mortali, che stanno riducendo il nostro splendido territorio in un enorme parcheggio a cielo aperto, aumentando a dismisura gli inquinanti a danno dei più deboli, pedoni e ciclisti in primis”.

“In questa città la mobilità debole, pedoni, disabili, ciclisti e motociclisti non hanno speranze”,  dichiara Nando Bonessio, presidente dei Verdi del Lazio.  “La giunta Alemanno non ha fatto nulla in materia di mobilità e i piani per le ciclabili sono inapplicati, mentre la possibilità di accedere alla metropolitana con le biciclette è andata avanti solo grazie a una serie di emendamenti alla legge finanziaria proposti da noi Verdi in Regione. Sono, assenti, infine, persino provvedimenti "banali" come l'inserimento delle rastrelliere per le bici nell'arredo urbano. Non possiamo credere che da parte del Comune di Roma ciò sia dovuto a una "dimenticanza". In realtà si tratta di scelte ben precise per favorire la mobilità su auto a tutti i costi, cosa che aumenterà l'inquinamento e la congestione in città" "Manca, in chi amministra oggi la città, una cultura che renda possibile la mobilità alternativa e sostenibile nella capitale d'Italia".