Focene – I confini demaniali marittimi e il problema dei parcheggi, decisamente insufficienti soprattutto durante la stagione estiva quando Focene si riempie di turisti, sono al centro della battaglia che in questi giorni sta portando avanti il “Nuovo Comitato Cittadino Focene”.

 

 

 

 

Che stavolta, invece di  rivolgersi all’ufficio protocollo per depositare istanze e richieste, si appella al sindaco di Fiumicino Mario Canapini per chiedere a che punto stiano tutte le questioni scottanti che coinvolgono Focene.

 

 

 

In primo luogo, per l’appunto, il problema del riposizionamento della linea di demarcazione del demanio marittimo, che adesso vede al suo interno l'inclusione di una fascia edificata di oltre 500 unità tra viale di Focene e via delle Carenarie. L’approvazione del piano unico degli arenili dello scorso dicembre vede inserita una specifica nota in riferimento ad un presunto errore cartografico, ma allo stato la vasta area interessata ancora rientra nei beni demaniali.

 

 

 

 

“Per questo abbiamo chiesto un incontro urgente con il sindaco  – dice Massimiliano Chiodi, presidente del “Nuovo Comitato Cittadino Focene” – Vogliamo sapere a che punto sia l’iter che deve portare a sdemanializzare definitivamente le unità abitative interessate. Siamo stanchi di sentire parole: è arrivata l’ora di tranquillizzare con carta alla mano tutti i cittadini coinvolti. La cittadinanza vuole sapere la verità e non i proclami elettorali. Per questo, nei prossimi giorni scriveremo anche a tutti gli enti istituzionali interessati alla vicenda, tra cui l’agenzia del demanio e il ministero delle infrastrutture e dei trasporti”.

 

 

 

In attesa di risolvere il “caso demanio”, che da mesi sta tenendo con il fiato sospeso centinaia di famiglie, il Comitato chiede risposte alle tante richieste presentate all’amministrazione di via Portuense per risolvere il problema dei parcheggi durante la stagione estiva.

 

 

 

L’associazione del presidente Massimiliano Chiodi  ha evidenziato il problema il 20 maggio del 2010 (prot. N. 42477). E ancora il 1 luglio 2011 (prot. N. 52630) con una petizione dove si richiedeva l’istituzione di parcheggi pubblici; il 18 maggio 2012 (prot. N. 34147) con una richiesta congiunta con i gestori dei chioschi e degli stabilimenti di Focene. E infine il 13 dicembre 2012 (prot. N. 86361) con una richiesta di incontro tra comitato, comune e associazioni balneari allo scopo di trovare una soluzione definitiva.

 

“Siamo a marzo – tuona Massimiliano Chiodi - L’inizio della stagione balneare è alle porte e del problema parcheggi sembra non interessare a nessuno. Come comitato la scorsa estate ci siamo attivati e grazie alla collaborazione dei due megaparcheggi Delta Car e Cavicchi A.Q. abbiamo tamponato l’emergenza. Ma è chiaro che quando si è alla guida di una città non si ha solo il potere di autorizzare la realizzazione di nuovi chioschi a mare, ma si ha anche il dovere di rispondere ai bisogni cittadini”.

 

 

 

 

“Siamo favorevoli allo sviluppo turistico della nostra località, ma lo sviluppo deve essere a 360° e non unilaterale. Focene”, conclude Massimiliano Chiodi,  “ha una propria identità, non è più quel lembo di terra tra Fregene e Fiumicino. Per questo meritiamo risposte e azioni concrete. E soprattutto è ora di passare ai fatti, quelli veri”.