Foibe, Moroso: "Ricordare le vittime è un modo per rendere loro giustizia”
Acilia - Oggi ricorre il Giorno del Ricordo del dramma delle foibe. Il 10 febbraio del 1947, con la stipula del Trattato di pace di Parigi, furono ceduti dall'Italia alla Jugoslavia l'Istria, Fiume e Zara (Dalmazia) e alcuni territori ad est di Gorizia. L'esodo degli italiani divenne un fenomeno irreversibile. Nel dopoguerra gli jugoslavi praticarono ogni sorta di violenza fisica e psicologica contro gli italiani.
"In piazza Giovanni Segantini a San Giorgio di Acilia, insieme ad altri consiglieri del X Municipio di Roma Capitale abbiamo deposto un mazzo di fiori. Ricordare le vittime è un modo per rendere loro giustizia contro una duplice forma di violenza: quella subita attraverso le foibe e quella derivante dal negazionismo storico. Bisogna informare la comunità, i cittadini giovani o non. Raccontare i fatti storici è un modo per liberarci dalle catene dell'ignoranza". Commenta Antonella Moroso, consigliere del Nuovo Centro Destra nel X Municipio di Roma Capitale. Molte persone vennero uccise e gettate nelle foibe. Tra deportati e infoibati si arriva a calcolare circa 12.000 scomparsi. Il numero esatto non si saprà mai perché la polizia segreta jugoslava non lasciò traccia dei misfatti compiuti.
Alla cerimonia erano presenti il presidente del Consiglio del X Municipio di Roma Capitale Tonino Ricci e il vice presidente del Consiglio del X Municipio di Roma Capitale Salvatore Colloca.
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