Forza, Dadda! Ostia fa il tifo per il giovanissimo campione Davide Pizzoli
‘DADDA’ DAVIDE PIZZOLI - Per un pilota così giovane, classe ’99, 16 anni compiuti lo scorso 11 settembre, l’impegno per il quale è stato convocato è una dimostrazione di quanto le sue doti, un vero e proprio talento naturale!, siano riconosciute a livello internazionale fino a farlo correre al Circuito di Jerez de la Frontera, 24 giri, appuntamento di grandissimo prestigio per tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori.
E’ già un campione, Dadda, nonostante la giovane età. Un ragazzo dal viso simpatico, aperto, taglio di capelli scolpito e orecchino come tutti i suoi coetanei, sorriso pronto, eppure abituato ad una ferrea disciplina: allenamenti, prove (da giorni è in Spagna per le prove su pista), sedute dall’osteopata e dal mental coach, dieta ferrea, a letto presto… Insomma, uno stile di vita che non tutti i teen ager troverebbero ‘leggerissimo’. Tutti forse no, ma questo sedicenne di Ostia, che da quando era bambino si è innamorato delle moto, è diverso. Quando è libero, però, va al cinema, gioca al play, beve una birra… Ma una soltanto, senza esagerare.
IL FRATELLO ALESSANDRO - “I sacrifici, almeno fino ad oggi”, spiega ad Ostia Tv il fratello Alessandro, 26 anni, che lo segue insieme al papà nelle gare che disputa in Italia e all’estero facendogli da manager, “non lo spaventano. Certo, non frequenta la scuola regolarmente e per questa ragione prende lezioni come privatista, studiando contemporaneamente inglese, anche se già lo parla insieme a spagnolo, francese, tedesco, perché gli impegni sono davvero tanti ed anche i sacrifici. Ma è contento. Ha raggiunto”, sottolinea Alessandro Pizzoli, “davvero dei traguardi importanti, di più davvero non avrebbe potuto fare!”. “Quando è libero, però, va al cinema, gioca al play, beve una birra… Ma una soltanto, senza esagerare”, aggiunge il fratello: “è un ragazzo con i piedi ben piantati per terra. Il suo desiderio è quello di arrivare al MotoGP… Ed oggi ammira moltissimo Marquez”.
LA FAMIGLIA – “La nostra famiglia sostiene appieno Dadda, il più piccolo di casa”, racconta il fratello durante questa chiacchierata: “siamo quattro fratelli, i due maggiori sono sposati ed hanno figli, poi ci sono i nostri genitori, nostro padre che segue insieme a me Davide alle gare ed in tutto quello che riguarda l’attività agonistica, mentre nostra madre, apprensiva come tutte le mamme, non riesce a seguire le gare in tv: esce, si occupa d’altro e poi, alla fine, si informa, cautamente, timorosa”.
GLI INIZI – “Tutto è nato”, racconta Alessandro Pizzoli, “quando a sette anni gli regalammo una minimoto, una di quelle piccole moto cinesi da 200 euro, niente di speciale. Solo che Dadda, in sella a quella minuscola moto, ha dimostrato da subito di saperci fare! E tanto che iniziammo ad accompagnarlo, la domenica, a quelle gare che si svolgevano durante le fiere nei paesi, in giro per l’Italia. Alla fine”, prosegue divertito, “aveva vinto tutto!”. La famiglia segue sempre il giovane talento italiano: tutti, fratelli, genitori, nipotini, cognati, parenti e poi gli amici sono i primi veri fan del giovane talento italiano.
LA CARRIERA - Il primo risultato importante a livello agonistico arriva nel Campionato Italiano UISP 2010 quando Dadda arriva 4° nella classifica generale, alla tenera età di 11 anni: le sue doti non passano inosservate. Nel 2011 vince il Trofeo di natale BZM cat. Open, arrivando primo, e battendo rivali con molti più chilometri ed esperienza alle spalle. Dopo aver macinato chilometri nei Campionati Italiani di medio rilievo, nel 2012 partecipa al Campionato Italiano CIV nella categoria Open A chiudendo l’anno 4° assoluto. Nel 2013 passa alle moto “grandi” e Dadda si trasferisce in Spagna, a Barcellona, per partecipare al Campionato di Spagna PREGP 125, dove si laurea Campione, con una gara di anticipo.
L’INCIDENTE – A Le Mans, purtroppo, a causa di un problema tecnico alla moto, benché il giovane campione di Ostia partisse dodicesimo, Dadda è rimasto vittima di un bruttissimo incidente alla partenza. Davide si è fatto davvero molto male: una frattura al calcagno, il braccio sinistro rotto in più punti e una frattura al polso destro, oltre al trauma cranico. “Tre mesi e mezzo d’ospedale”, ricorda Alessandro. Salta così la gara di Aragon, ma il pilota si ripresenta a Barcellona, nonostante la frattura al calcagno non fosse ancora guarita. Dadda ci riprova, con grande coraggio e nonostante un po’ di paura e un po’ di dolore dal Montmelò porta a casa un 24esimo posto e una scivolata, fortunatamente senza conseguenze ma si rompe il ghiaccio.
IL RECUPERO – Seguono altre esperienze ed altre gare a Navarra va un po’ meglio, il passaggio al team Calvo Laglisse, con Ktm ufficiale, e la prima gara a Portimao porta un ottimo risultato: undicesimo, il migliore della stagione. Poi Valencia, impegno, allenamento, coraggio. Dadda accumula esperienza e domani è pronto per il circuito anduluso. Forza, Campione! Ostia fa il tifo per te!
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