Fregene - Ripercorre l’intero arco creativo di Renato Guttuso, documentando i diversi movimenti artistici di cui fu protagonista, spesso scomodo, e le accese polemiche che sempre lo animarono, la mostra “Guttuso 1912 – 2012” in corso al complesso del Vittoriano.

 

 

A proporre una visita guidata domenica 2 dicembre alle ore 14 e mercoledì 12 dicembre  alle ore 16 la Biblioteca Gino Pallotta di viale della Pineta, 54, Fregene.

 

 

 

La visita può offrire ai visitatori l’opportunità di confrontarsi con un artista che aveva un’idea forte della funzione dell’arte nella società, una concezione che oltrepassava le mura dello studio.

 

 

 

“Se io potessi, per una attenzione del padreterno, scegliere un momento nella storia e un mestiere” scriveva infatti “sceglierei questo tempo e il mestiere di pittore”.
Guttuso, che visse tra Palermo, Milano e Roma, svolgendo una fondamentale funzione di raccordo tra gli artisti che vivevano in quelle città, stabilì nella capitale il centro nodale delle sue relazioni. La città lo accolse fin dal 1931, in occasione della prima Quadriennale.

 

 

Grazie al lungo lavoro di ricerca compiuto dagli Archivi Guttuso, le opere sono state scelte tra quelle presenti nei più importanti musei italiani ed esteri, oltre che nelle collezioni private più rappresentative.

 

 

 

Saranno inoltre esposte le opere che il Maestro aveva tenute per sé, nella sua collezione privata. Sarà così possibile ammirare le piccole tavolette con le quali, precocissimo, muoveva i primi passi nel mondo della pittura, i capolavori come La Fuga dall’Etna, La Crocifissione, I funerali di Togliatti, Il Caffè Greco, La Vucciria, La Spiaggia, La Zolfara, alcuni per la prima volta a Roma, e le splendide nature morte che, negli anni Quaranta, facevano presagire la tragedia della guerra e della catastrofe.

 

 

 

Per prenotarsi telefonare al n.  333.3714151  oppure mandare una e  mail  a laurabi@live.it. Il costo del biglietto più visita guidata  è di euro 14 per i soci della Biblioteca e di euro 16 per i non soci.