Fiumicino - La solidarietà italiana non si smentisce mai. L'Associazione Puer, che si occupa da trent'anni di aiutare i bambini che hanno subito contatto con le radiazioni liberate da incidenti a centrali nucleari, ha attivato una nuova iniziativa di accoglienza temporanea per moltissimi bambini giapponesi provenienti dalla zona di Fukushima, dove gli effetti del grave danno alla centrale nucleare si fanno sentire. I ragazzi non possono uscire dalle case, il governo giapponese da una parte indica ai propri cittadini di ripararsi dall'aria, che prima respiravano a pieni polmoni senza paura, ma intanto 'nega' davanti al mondo quale sia effettivamente il livello di gravità della situazione. 
Puer però non si occupa di politica ma cerca di sopperire alla difficile situazione mettendo a disposizione le proprie forze, coinvolgendo centinaia di famiglie italiane nell'attività di accoglienza in Italia, dove questi bambini possono finalmente respirare, stare all'aria aperta e divertirsi per qualche settimana. Il tempo, spiegano da Puer, per 'depurarli', per effettuare 'un risanamento fisico e psicologico', spiegano. 
La scorsa settimana all'aeroporto di Fiumicino sono sbarcati 20 ragazzi di Fukushima, accolti da altrettante famiglie romane e italiane, molte di Ostia e Fiumicino anche, che si sono messe a disposizione per ospitare in tutto questi dolcissimi bambini, che vorrebbero soltanto abbandonare la paura per sempre. Non è facile ma progetti come questo servono proprio ad alleviare queste paure, a dare speranza per un futuro sano e spensierato a questi giovani sfortunati. 
Al Leonardo Da Vinci, a sostegno di Puer, c'erano anche Alfonso Pecoraro Scanio, Silvana De Niccolò, .........................................................................., tutti convinti che l'esempio di Puer sia da seguire con attenzione e sostegno. 
"La vicenda di Fukushima ha dimostrato al mondo che non esistono centrali nucleari sicure. Chernobyl è in un paese diverso dal Giappone, dove forse non sempre i controlli sono stati davvero accurati, ma il Giappone è una potenza e la sua proverbiale precisione non faceva presagire una disgrazia come quella avvenuta. Dunque la sicurezza con il nucleare non esiste, ci auguriamo chea breve lo capiscoano tutte le nazioni del mondo", ha spiegato ai microfoni di OstiaTv Alfonso Pecoraro Scanio.