Ostia – Si è spento prematuramente Aniello Russo, un grande uomo. E un grande poliziotto che ha ‘svezzato’ generazioni di giovani investigatori che lo consideravano come un padre.

I FUNERALI
Domani, martedi' 24 ottobre 2017 alle ore 12 familiari, amici, colleghi, rappresentanti delle istituzioni si stringeranno ai figli e i nipoti di Aniello per l’ultimo saluto in occasione dei funerali presso la chiesa di Santa Monica, nella sua amata Ostia.
Aniello aveva da poco perduto l'adorata moglie, Antonietta Iannacchino, madre dei loro due figli Francesco Paolo e Maria Saveria.

IL SUPERPOLIZIOTTO "PADRE" DI TANTI ALLIEVI
In pensione, Aniello Russo era nato l’8 gennaio 1945 a Giugliano, in provincia di Napoli. Era stato commissario di polizia in quiescenza e insignito del prestigioso titolo di Cavaliere della Repubblica. Da superpoliziotto aveva combattuto il crimine a diventare un punto di riferimento non solo per i giovani poliziotti ma anche per la comunità. Nel 1981, dopo la smilitarizzazione del corpo della polizia di Stato, aveva fondato il Sap, Sindacato autonomo di polizia, importante riferimento per gli operatori di polizia, e venti anni fa aveva creato la Befana in Sap, evento benefico dedicato ai figli degli operanti delle forze dell’ordine, che si festeggia ogni 6 gennaio presso il PalaFijlkam di Ostia. Il suo cursus honorum è coinciso con anni difficili sul fronte della criminalità ma anche con la promozione di un concetto nuovo di polizia moderna.

LA CANDIDATURA AL MUNICIPIO PER RISOLLEVARE LA CITTA'
Il suo attaccamento, il profondo senso di giustizia e responsabilità verso la città e la collettività, che sempre ha animato e guidato la sua vita, lo avevano indotto a candidarsi nella lista di Forza Italia in vista delle elezioni del prossimo 5 novembre nel X Municipio. La sua prematura scomparsa lascia un profondo vuoto e grande dolore nella sua famiglia ed in tutti quanti lo conoscevano e lo stimavano come padre, nonno, affettuoso e premuroso.  

UN GRANDE CUORE DEDICATO AGLI ALTRI
Per sua volontà, avallato anche dal figlio Francesco Paolo Russo oggi segretario regionale del Sap Lazio, Aniello ha vomuto compiere un ultimo atto di grande generosità: i suoi organi sono stati donati e già impiantati. Aniello dunque continuerà a vivere, oltre che nei cuori di chi lo ama, anche attraverso la nuova vita delle persone che li hanno ricevuti.