Ostia – Raffica di arresti dei carabinieri di Ostia e Fregene per furto di biciclette e  spaccio di droga. I primi a finire in manette sono stati la notte scorsa quattro giovani italiani, età media 20 anni,  che intorno  all’1.30 sono stati ‘pizzicati’ dopo essersi introdotti all’interno di un condominio di via Aristide Carabelli, a Ostia, passando dall’area dei box. Una volta individuato quello che faceva al caso loro, hanno iniziato a scassinare il garage con lo scopo di aprirlo. I rumori, però, hanno insospettito un condomino che ha subito chiamato il 112 permettendo così ad una pattuglia, che passava nelle vicinanze, di intervenire immediatamente.  Gli uomini dell’Arma hanno sorpreso i quattro giovani mentre stavano portando via alcune biciclette, custodite nel box che avevano scassinato poco prima. La refurtiva è stata consegnata al proprietario, in seguito rintracciato dai carabinieri, mentre i ladri sono stati arrestati e posti agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo che si è svolto questa mattina al tribunale di Roma.

 

A Fregene, invece, i carabinieri della locale stazione insieme agli uomini della Compagnia intervento operativo del Battaglione Carabinieri di Firenze, hanno arrestato due ragazzi italiani, di 26 e 24 anni, uno dei quali pregiudicato, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I due sono stati beccati mentre chiedevano ai passanti se volevano acquistare un po’ di ‘roba’. Non erano ancora le 17.30 quando un militare, libero dal servizio, che si trovava sul lungomare di Fregene, ha notato i due che fermavano altri ragazzi. Avendo capito che i giovani pusher stavano proponendo l’acquisto di stupefacente, ha chiesto l’intervento dei  colleghi  in servizio che, giunti poco dopo, hanno osservato con attenzione il comportamento dei ragazzi.  Non è stato necessario attendere a lungo.  Prontamente bloccati e perquisiti sono stati trovati in possesso di un piccolo emporio: 22 dosi tra eroina e cocaina e molte pasticche di droga sintetica. Ammanettati, sono stati condotti al carcere di Civitavecchia in attesa di essere sentiti dal giudice.