Roma – Clamorosa svolta nelle indagini sulla morte di Federica Mangiapelo, la sedicenne ritrovata priva di vita sulle rive del lago di Bracciano la notte del 1 novembre del 2012: arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato il fidanzato della ragazza, Marco Di Muro, l’unico indagato. I carabinieri del nucleo investigativo di Ostia e della compagnia Cassia gli hanno notificato l'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip del tribunale di Civitavecchia.


Quella terribile sera di due anni fa Federica era uscita con il fidanzato, oggi 24 anni, per festeggiare Halloween. Ma non era più tornata fino al macabro ritrovamento sulle rive del lago. Il fidanzato in seguito disse che, dopo un litigio, l’aveva lasciata in strada, a Bracciano. I genitori non avevano creduto alla prima ipotesi, ossia che la loro figlia fosse deceduta a causa di una miocardite e, attraverso i loro legali, si erano opposti all’archiviazione del caso. Quindi, dopo una serie di accertamenti e perizie disposte dalla procura in sede di incidente probatorio, era emerso che la ragazza avrebbe potuto essere morta per annegamento. Durante la perizia erano state infatti ritrovate tracce di diatomee, alghe tipiche del lago di Bracciano, nel sangue e nei polmoni della sedicenne. E tracce di diatomee erano state rinvenute anche sui pantaloni di Marco Di Muro, che, rientrato a notte fonda a casa, aveva chiesto alla propria madre di lavarli subito spiegando che il giorno dopo aveva una festa e voleva indossarli. Il giorno seguente, inoltre, il giovane lavò accuratamente la propria auto nonostante piovesse e agli inquirenti diede delle scarpe scure che non sarebbero state quelle indossate la sera prima, che erano chiare. Oggi il fermo.