Ostia - Un racconto doloroso quello di chi ha vissuto sulla propria pelle l’orrore della violenza e della prevaricazione. Il Municipio X ha scelto di far parlare i sopravvissuti al dramma delle Foibe, in occasione della Giornata del ricordo che si celebra dal 2004.

Claudio Smareglia, esule, originario di Pola, come oltre 300mila italiani ha vissuto l’incubo dell’esodo e Amleto Ballarini, presidente emerito della società Studi Fiumani, autore di numerose pubblicazioni e Niella Penso, residenti nel territorio del Municipio X, hanno ricordato i campi profughi, il dover lasciare la propria casa, i propri affetti, la divisione delle famiglie. In silenzio, l’Aula Massimo Di Somma ha udito le parole dei testimoni in silenzio.

All’iniziativa, che si è svolta nell’Aula consiliare Massimo Di Somma, ha preso parte la Presidente del Municipio X Giuliana Di Pillo. “È giusto ricordare, evocare questa vicenda - ha esordito Di Pillo nel dare il benvenuto agli ospiti - ed è giusto ascoltare chi ha vissuto questo dramma per tramandare la storia. Un ascolto che deve essere un monito per un futuro senza guerre e violenze”.

Presenti numerosi consiglieri di maggioranza ed opposizione, semplici cittadini e rappresentanti delle Forze dell’Ordine e di associazioni del territorio. Ed in silenzio hanno ascoltato Giovanni Sabbatucci, storico e giornalista e studioso del fascismo, grazie ad un contributo video trasmesso in Aula. “Una ferita ancora aperta questa delle Foibe probabilmente perché una storia troppo a lungo trascurata”.

Prezioso l’intervento del professor Giuseppe Parlato, storico ed accademico, studioso del Rinascimento e del fascismo. “Ritengo - ha detto tra l’altro Parlato - che sia giunto il momento di parlare di questa triste vicenda e che se ne debba parlare in maniera chiara e aperta, per fare storia” Prezioso anche il contributo di Carla Isabella Elena Cace, dirigente nazionale comitato 10 febbraio e storico dell’Arte che ha ricordato la figura di Norma Cossetto a cui è stata dedicata l’iniziativa, in un periodo in cui proprio le donne sono vittime di violenza e spesso devono soccombere come accaduto alla giovane Cossetto poco più che ventenne.