Ostia – In occasione del Giorno del ricordo, che si celebra oggi, 10 febbraio, con una circolare la presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento del Cerimoniale di Stato, è stata stabilita l’esposizione a mezz’asta delle bandiere in tutte le scuole italiane e negli edifici pubblici.


IL DOCUMENTO – “Il documento, una vera e propria presa d’atto, evidenzia la necessità che sia trasmessa alle giovani generazioni la piena coscienza e consapevolezza storica, la memoria delle vittime italiane delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale”, si legge nella circolare.


STEFANO DI TOMASSI – “I rappresentanti politici di Ostia, viste anche le iniziative in corso in questi giorni e che vanno aumentando e crescendo hanno espresso soddisfazione”, spiega Stefano Di Tomassi dell’associazione la Ciurma: “il X municipio, che ha il quartiere giuliano ad Acilia, è un importante luogo della memoria. Ma quest’anno la scelta di coinvolgere le scuole ha un valore pedagogico e scolastico rilevante. Si parla di abbassare le bandiere ma si lascia anche alla coscienza e alla professionalità di ogni insegnante di prendere spunto per far conoscere ai bambini e ai ragazzi questa triste pagina che costò la vita a 20mila italiani, gettati nelle foibe, e l’esilio a 200mila persone, cacciati dalle loro case dai partigiani di Tito”.


LUCA MARSELLA – Luca Marsella, responsabile Casapound X municipio: “Purtroppo il X municipio non ha organizzato nulla nonostante esista una legge nazionale che invita Enti ed Istituzioni a favorire la diffusione della tragedia delle foibe. L’unica iniziativa è stata organizzata da CasaPound Italia e dal Blocco Studentesco".


CARLOTTA CHIARALUCE - Carlotta Chiaraluce, portavoce CasaPound X municipio: “Le istituzioni locali snobbano il Giorno del Ricordo. Nonostante la direttiva del governo che prevedeva oggi le bandiere a mezz'asta per commemorare i martiri delle foibe, alcuni istituti pubblici scolastici del territorio e gli uffici del X Municipio, questa mattina, hanno completamente snobbato la direttiva".


LA TARGA AD ACILIA - "E' chiaro come le istituzioni considerino, da sempre, i martiri delle foibe e gli esuli cittadini di serie B poichè la pagina di storia che li ha visti tristemente protagonisti è ancora oggi troppo scomoda da raccontare. In risposta al silenzio delle istituzioni, dopo aver organizzato sabato scorso un corteo a Ostia, cui hanno partecipato più di 400 persone, oggi i militanti del Blocco Studentesco hanno affisso striscioni per ricordare agli altri studenti questa tragedia: abbiamo concluso la nostra commemorazione questa sera a piazza Segantini, ad Acilia, quartiere giuliano-dalmata del nostro municipio, per dnare una targa in ricordo degli esuli e dei nostri connazionali uccisi dai partigiani titini", ha concluso Carlotta Chiaraluce.


LUCA ZAMAGNI - “È doveroso ricordare ed è doveroso che le nuove generazioni vengano a conoscenza del dramma che 70 anni fa vissero i nostri connazionali al confine nord-orientale italiano”, ha dichiarato Luca Zamagni, coordinatore di Forza Italia giovani X municipio e vice coordinatore romano. “Mi ricollego alle parole del presidente Napolitano che nel 2007 dichiarò che non bisogna tacere, che l'Italia ha la responsabilità di aver negato o teso ad ignorare la verità per pregiudiziali ideologiche o cecità politica e che questa tragedia fu volontariamente rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali”.


LA LEGGE N. 92 – “Proprio per questo, quando ero rappresentante d'istituto al liceo Labriola di Ostia, ogni anno in vista del 10 febbraio mi recavo dalla dirigente scolastica, portavo la legge n. 92 del 30 marzo 2004, che istitutiva del Giorno del ricordo e la invitavo ad inviare nelle classi una circolare che informasse i giovani sulla memoria delle vittime delle foibe. Il contenuto di quella legge infatti invita le scuole di ogni ordine e grado ma anche le istituzioni e gli enti pubblici a favorire la realizzazione di studi, incontri, convegni e dibattiti al fine di conservare la memoria di quelle drammatiche vicende”, spiega Luca Zamagni.


FORZA ITALIA – “Come Forza Italia Giovani in previsione della Giornata del ricordo abbiamo partecipato ad un incontro nella sede di forza Italia di Ostia, organizzato dal coordinatore Romano Davide Bordoni e dal coordinatore del X municipio Maria Cristina Masi con studiosi del Comitato "10 febbraio" ed esuli giuliano-dalmati che hanno portato la loro personale testimonianza, ed è stato un incontro molto formativo e partecipato. Giovedì 11 febbraio invece, il sottoscritto insieme ad una delegazione di Forza Italia Giovani si recherà al museo Giuliano-Dalmata di Roma per concludere la commemorazione delle vittime delle foibe con una visita guidata insieme al prof. Michic, direttore del polo museale”.


PAOLO FERRARA - “Stiamo attenti alle strumentalizzazioni, lì dove da destra e da sinistra si viva in Italia un’ideologia che non esiste più. Ricordiamo la Giornata delle Foibe come quella della Memoria”, afferma Paolo Ferrara del Movimento 5 Stelle X municipio.


BEATRICE LORENZIN – Beatrice Lorenzin, ministro della salute, residente ad Acilia la cui famiglia è esule dai territori istriani, ha pubblicato sul suo profilo Facebook un pensiero sulla Giornata del Ricordo: “Dal 2004, anno dell’istituzione della Giornata del Ricordo, abbiamo tutti imparato a conoscere e riconoscere la terribile tragedia che ha investito migliaia di nostri connazionali costretti ad abbandonare per sempre la propria terra, la propria casa, le proprie radici. L´esodo degli italiani dell´Istria, di Fiume e della Dalmazia, la questione delle foibe, il terrore titino rappresentano una pagina di storia che per troppo tempo, colpevolmente, é stata sottaciuta, mistificata, se non addirittura nascosta”.


IL RICORDO ‘PER LEGGE’ – “Certo, desta una certa impressione il ricordo ‘per legge’; eppure è stato necessario farlo, per rendere chiara, leggibile a tutti, una pagina della nostra storia. Dodici anni di impegno di tante persone, determinanti per compiere enormi passi avanti nella divulgazione e riconoscimento di questa tragedia. Al di lá dei dettami di legge e di qualche residua minoranza di negazionisti, possiamo finalmente affermare che questa pagina di storia appartiene a tutti come comunità nazionale. A tutti, senza più alcuna distinzione tra sinistra e destra. Un passato che investe l’intimo di tante famiglie italiane. Tra cui la mia, quella di mio padre”, sottolinea il ministro.


IL PASSATO - “Un passato che tragicamente scorgiamo anche oggi nelle immagini dei tanti profughi che fuggono da una presente di morte, distruzione e violenza. Oggi come allora, il nostro dovere come esseri umani e rappresentanti delle istituzioni é proteggere chi fugge. L´Italia, memore della nostra storia, é da anni meritoriamente in prima fila nel salvare vite umane”, conclude il ministro Lorenzin.