Giubileo, sicurezza: stop trasporto armi. Denunciata free lance con pistola giocattolo
LA SICUREZZA – Il prefetto di Roma Franco Gabrielli e tutti gli enti preposti hanno disposto delle misure restrittive straordinarie in occasione dell'inaugurazione dell’Anno Santo. Martedì 8 dicembre è stato infatti predisposto dall'Enac il divieto assoluto di sorvolo tra le 6 e le 22 del centro di Roma e dello spazio aereo sopra le principali basiliche. Il prefetto Gabrielli ha inoltre vietato, a partire da domenica 6 e fino al 9 dicembre, il trasporto di armi, munizioni, materiali esplodenti e gas tossici nel territorio di Roma, compreso il grande raccordo anulare.
I DIVIETI – Durante la giornata inaugurale di martedì 8, giorno dell’Immacolata, saranno anche vietati i fuochi di artificio e sarà in vigore il divieto di trasporto di carburanti, metano e Gpl. Lunedì 7 e martedì 8 dicembre il prefetto Gabrielli ha disposto lo stop delle riprese televisive e cinematografiche che comportino l'utilizzo di armi per uso scenico, di mezzi e divise simili a quelle in dotazione alle forze di polizia e alle forze armate. IL PIANO - Il piano disposto per garantire la sicurezza in occasione dell'apertura dell'Anno Santo, già attuato in occasione di altri grandi eventi, è stato concordato e coordinato dalla Questura di Roma.
LA DENUNCIA - E’ stata identificata e denunciata, dalla Digos della Questura di Roma per il reato di “procurato allarme” una free lance quarantenne, responsabile dell’ingresso a piazza San Pietro con una pistola giocattolo. La donna, presentandosi come accompagnatrice di un disabile con un tesserino falso aveva introdotto nella piazza una pistola in plastica non visibile ai metal detector ed aveva poi documentato l’intera azione per poterla utilizzare per la diffusione on line.
LA PISTOLA - Secondo quanto riferito dalla donna le foto postate sono state realizzate con una pistola vera messa a disposizione da uno dei suoi due complici, mentre quella giocattolo sarebbe stata gettata immediatamente dopo. Gli investigatori hanno già acquisito utili elementi per l’identificazione delle altre due persone coinvolte per procedere a loro carico per lo stesso reato di procurato allarme ed ogni altro reato che sarà ravvisato.
L’INDIGNAZIONE - La vicenda ha provocato particolare indignazione per gli effetti negativi che simili “messinscena” provocano sulla percezione di sicurezza delle persone e, ancor più grave, distolgono le forze dell’ordine dalle prioritarie attività finalizzate a garantire l’incolumità e la tranquillità dei cittadini.
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