Giudice di pace di Ostia: sit in per la riapertura
Ostia – Riaprirà la sede del giudice di pace di Ostia? Tra ricorsi, sentenze, leggi e provvedimenti la situazione dell’ufficio giudiziario di via Costanzo Casana appare tuttora incerta. “Anche se il Tar ha nominato un commissario ad acta per imporre la riapertura nel rispetto delle ordinanze già emesse: il provvedimento, che risale al 7 agosto scorso, fa seguito ad una fase procedurale che si chiama ‘giudizio di ottemperanza’”, spiega il giudice Claudio Fiorentino, il magistrato che da anni è impegnato per il mantenimento del presidio giudiziario.
“Vedremo cosa succederà”, prosegue: “certo è che il giorno di ripresa dell'attività post feriale dei tribunali italiani è fissato al 1 settembre”. E proprio oggi, alle 14, è stato organizzato un presidio in via Costanzo Casana per richiamare l’attenzione su una vicenda, quella del giudice di pace, che sembra non avere una conclusione o un esito certi. “Saremo lì con tutti quelli che vorranno dare un segnale di presenza e per informare la stampa, i comitati cittadini e i residenti, dando indicazioni a chiunque si volesse rendere parte attiva per sollecitare soluzioni”, chiarisce il giudice Fiorentino.
“Visto che si parla di legalità a tutto spiano e la presenza dell'ufficio giudiziario è un diritto riconosciuto, occorre insistere per avere risposte istituzionali su problemi molto CONCRETI (diciamo l'A B C della legalità). Se è stato nominato un commissario ad acta”, continua, “è perché i fascicoli e gli arredi sono stati trasferiti a Roma a dispetto di provvedimenti cautelari che lo impedivano. Il Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale si è affrettato a metterci del suo, con la disdetta del contratto di locazione che impegnava il privato proprietario delle mura a mettere a disposizione la struttura di via Casana per lo svolgimento a venire dell'attività giudiziaria. Adesso la gente ha il diritto di sapere che soluzione pensano di individuare e in che tempi. Alle 14 del 1 settembre”, conclude il magistrato, “ci vediamo tutti là e facciamo un primo bilancio sulla situazione. Riapriranno al pubblico? Chi lo sa?”.
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