Roma – Ufficio del giudice di pace di Roma sul baratro: oltre 81.000 sentenze in attesa di pubblicazione. Oggi, martedì 3 giugno, e domani, mercoledì 4 giugno, i magistrati scioperano contro la gravissima carenza di cancellieri e il ritardo nel pagamento degli stipendi. Questa mattina alle 10 Alberto Rossi, segretario generale dell’Unione italiana giudici di pace, illustrerà i motivi della protesta nel corso di una conferenza che si svolgerà in via Teulada 40, a Roma.


“Con molteplici atti illegittimi dei dirigenti amministrativi del Dipartimento organizzazione e personale e del dipartimento affari di giustizia presso il ministero della Giustizia è stato bloccato il pagamento degli emolumenti dei giudici di pace di Roma e, cosa ancor più grave, l'Ufficio, privato del necessario personale amministrativo, è stato posto nell'impossibilità di garantire ai cittadini il servizio giustizia, con ritardi nella pubblicazione delle sentenze di oltre 2 anni e nella lavorazione dei decreti ingiuntivi di oltre 8 mesi”, spiega Alberto Rossi.  “Addirittura l'arretrato delle sentenze già depositate dai giudici ma non ancora pubblicate dalle cancellerie ammonta ad oltre 81.000 sentenze, che restano a prendere polvere nelle anguste stanze dell'Ufficio di via Teulada.  Una recente ispezione del Visag ha accertato l'insalubrità ed inidoneità dei locali di via Teulada, ma ancora nessuna decisione è stata assunta dai dirigenti ministeriali, mentre giudici, cancellieri, avvocati ed astanti rischiano la propria incolumità personale. Intanto il Tar Lazio ha sospeso la soppressione della sede distaccata di Ostia, che attualmente non ha né personale giudiziario, né personale amministrativo ed esiste solo sulla carta.  Questo è il quadro desolante del dissesto di un Ufficio giudiziario abbandonato a sè stesso da una dirigenza amministrativa del ministero della Giustizia disattenta ed inadeguata”, prosegue.


“A nulla sono valsi gli ultimi incontri avuti con le più alte dirigenze ministeriali, incontri che hanno confermato la non volontà di risolvere i problemi dell'Ufficio del Giudice di pace di Roma, neppure quelli più elementari (per lo sblocco degli stipendi dei giudici di pace basterebbe una nota del direttore generale del Dag dott. Mancinetti che applichi la legge)”, conclude Alberto Rossi, informando dello sciopero dei giudici di pace di Roma dal 3 al 4 giugno. Martedì 3 giugno, a partire dalle 10, in via Teulada 40, al primo piano dell'Ufficio (prima sezione civile) si terrà una conferenza stampa dove verranno dettagliatamente esposti, anche da rappresentanze del personale amministrativo e dell'avvocatura romana, i gravissimi disservizi lamentati.