Ostia - Federico Fellini, Cesare Zavattini, Carlo Verdone, Ettore Scola, Franco Zeffirelli, Woody Allen, sono solo alcuni dei grandi registi italiani ed internazionali che hanno scelto il litorale romano come location ideale di film che hanno segnato la storia del cinema. Alcune delle scene più belle de “I vitelloni”, Le notti di Cabiria“, “Gallo Cedrone“ sono state girate ad Ostia ed il gironalista de “Il Messaggero” Giulio Mancini le ha raccolte in un unico volume che rappresenta una sorta di guida alla storia del Lido attraverso i film. In 207 pagine dell’opera “Ostia set naturale” l’autore ha documentato e decscritto oltre 130 pellicole che hanno una o più scene girate ad Ostia. Rappresentato in oltre 130 pellicole, dal bianco e nero ai giorni nostri, il mare di Roma è stato proposto come ambiente incontaminato, cittadina dalle architetture classiche, periferia coatta, luogo di culture emergenti.


«Non si può dimenticare che c’è chi, nell’analisi del successo cinematografico della spiaggia di Roma come set naturale e plurirappresentato, crede in una visione più pratica e pragmatica – spiega nella prefazione del libro il giornalista che da oltre 35 anni si occupa delle vicende del litorale romano – trainata da Roma, città del cinema, dell’arte, della cultura, Ostia ne rappresenta uno sfogo naturale, di prossimità, economico e poliedrico per le scene all’aperto». Qualcuno ha sostenuto che la fortuna cinematografica di Ostia è stata la vicinanza con Cinecittà, regno internazionale della celluloide. Niente di più vero, ma, c’è da aggiungere, il Lido non sarebbe stato una location ideale se non avesse offerto scenari inimitabili, architetture originali, gente discreta, una genialità locale che si è poi tradotta in personalità artistiche di tutto rilievo. Non è un caso, evidentemente, che il fotografo Daniele Nannuzzi, il regista Sergio Leone, gli attori George Ardisson, Enzo Salvi, Enrico Brignano, Gabriele Pignotta, Fabio Avaro, Elena Sofia Ricci, Micaela Ramazzotti, Pino D’Aloia, gli stuntmen Nellone Pazzafini, Massimo Vanni e Franco Daddi, alcuni dei quali che hanno raccontato la propria esperienza cinematografica alla presentazione del libro presso “Approdo alla lettura”, abbiano legato la loro storia personale indissolubilmente con questa realtà cittadina.