Grammy Awards 2012 dal ricordo di Whitney al trionfo di Adele
Los Angels - "The show must go on": è con questo spirito che il red carpet dello Staples Center di Los Angeles ha visto sfilare le star che hanno preso parte alla serata di gala della cinquantaquattresima edizione dei Grammy Awards, gli "Oscar della musica" funestati dalla scomparsa della star dell'r'n'b' Whitney Houston. "Il mio cuore va a sua figlia Bobbi Kristina e a sua madre Cissy. Whitney avrebbe voluto che la serata si facesse: la dedicheremo a lei", ha commentato il manager e produttore Clive Davis, la cui voce si è andata ad aggiungere ai tantissimi artisti che, in queste ore, hanno voluto commemorare, anche su Twitter, la grande voce tragicamente scomparsa.
Nonostante le lacrime, il dolore e lo sbigottimento del mondo della musica che soffre davvero per la perdita dei suoi figli più talentuosi, la premiazione è andata comunque in scena in un’atmosfera rattristata dal ricordo di questa grande Voce. I tributi a Whitney, non sono mancati a partire dal commovente ricordo della cantante in apertura sulle note di “I will Always Love you” poi successivamente cantata da una compostissima Jennifer Hudson.
Oltre al ricordo, numerose e varie sono state le esibizione che hanno accompagnato le tre ore e mezzo di serata: Chris Brown, Paul Mc Cartney, Coldplay e Rihanna, Jason Aldean e Kelly Clarkson e Alicia Keys conBonnie Raitt che hanno cantato “A Sunday Kind of Love” di Etta James, anche lei, come la Houston, morta nel 2012.
Protagonisti indiscussi della serata: Adele e i Foo Fighters. La giovanissima cantautrice britannica ha conquistato ben 5 riconoscimenti nelle categorie “Best short form music video” (per “Rolling in the deep”), “Best Pop Vocal Album” (per “21″), “Song of the year” (per “Rolling in the deep”), “Record of the year” (per “Rolling in the deep”) e “Album of the year” (per “21″), mentre i Foo, la band capitanata da Dave Grohl, ha portato a casa altrettante statuette nelle sezioni “Best long form music video” (per “Back and forth”), “Best Hard Rock/Metal Performance” (grazie a “White limo”, dall’album “Wasting light”), “Best Rock Song” (grazie a “Walk”, sempre da “Wasting light”), “Best Rock Album” (ancora una volta grazie a “Wasting light”) e “Best rock performance” per “Walk”, da “Wasting light”.
Ottima la prestazione di Skrillex, vincitore in 3 categorie “Best remixed recording” per la versione remixata di “Cinema” di Benny Benassi, “Best Dance/Electronica Album”, grazie all’album “Scary monsters and nice sprites”, e “Best dance recording”, sempre con la title track del suo “Scary monsters and nice sprites”, così come molto soddisfacente è stata quella di Bon Iver, vincitore nelle categorie “Best new artist” e “Best Alternative Music Album”.
Il grande Tony Bennett, grazie al suo “Duets II” ha spiazzato la concorrenza nella sezione “Best traditional pop vocal album”, dal quale è stata tratta la celebre “Body and soul”, il duetto con Amy Winehouse, reginetta del soul, che ha avuto la meglio nella categoria “Best pop duo/group performance”, il premio è stato ritirato dai genitori della defunta Winehouse. Per quanto riguarda la musica hip-hop, invece, il grande Kanye West non ha avuto rivali, affermandosi nei settori: “Rap Album”, “Rap Performance”, “Rap Song” e “Rap/Sung Collaboration”. Sul versante country, risulta tra i primi nomi, quello di Taylor Swift, che si è aggiudicata premi nelle categorie “Country Solo Performance” e “Country Song”. A bocca asciutta le grandi favorite della serata quali Lady Gaga e Kate Perry.