Fiumicino – All’aeroporto di Fiumicino è scattata la protesta dei lavoratori della società di handling Ground Care. Una quarantina di dipendenti hanno manifestato cercando di bloccare i varchi di accesso ai controlli di sicurezza del Leonardo da Vinci dopo il previsto incontro con il direttore dello scalo romano. I lavoratori sono in agitazione in quanto a rischio ci sono 850 posti di lavoro se la società dovesse chiudere. Cristian Terrevoli, leader del Movimento Progetto Tricolore, è tornato a lanciare l’allarme, dichiarando che “la situazione è drammatica” e che “le istituzioni sono assenti”.


“Lo sconcerto e la rabbia è poca cosa rispetto al triste epilogo nel quale è coinvolta la Ground Care spa, società aeroportuale di servizi a terra”, spiega Cristian Terrevoli: “Non ci sono più parole: il dato è tratto e le assemblee sindacali in fase di svolgimento all'interno dello scalo testimoniano il momento drammatico in cui vive il sistema dei servizi a terra di Fiumicino. La storia di questa azienda è triste e parte da lontano: oggi la ex Adr Handling, la più grande società di servizi a terra operante a Fiumicino e Ciampino, è in mano ad un giudice il quale entro il 29 aprile 2014 è chiamato a sentenziare sulla procedura concordataria ancora in atto. Cessione di ramo d'azienda prima e cambi societari poi, oltre a quattro  anni  di cassa integrazione ed il concordato preventivo non sono serviti a scongiurare una crisi irreversibile che sta sottoponendo ad uno stress senza precedenti tutti i lavoratori,   costretti ad accettare oltre tutto anche un accordo sindacale per mezzo del   quale vengono colpiti alcuni istituti nella busta paga con notevoli risvolti negativi sul salario”, prosegue.

 

“Questo accordo aveva il compito di spianare la strada al  subentro di un eventuale soggetto pronto a dare una continuità aziendale ma questo non ha prodotto i risultati sperati. Le dinamiche che hanno caratterizzato le  trattative descrivono il momento speculare dei soggetti interessati al subentro i quali cercano di ottenere il massimo della convenienza  da tale situazione. Ovviamente a queste si sovrappongono quelle delle organizzazioni sindacali che spesso hanno operato in assenza di unitarietà con le conseguenze del caso rendendo il clima intriso di divisioni e di contraddizioni. Lo scalo di Fiumicino oggi è ridotto ad una polveriera con sette società di handling che operano per uno stesso fine, strapparsi i vettori fra di loro  con colpi  di sconti che gridano vendetta ad un sistema al collasso e  senza più regole . In tutto questo   l'atteggiamento di Aeroporti di Roma è inaccettabile , le istituzioni non possono stare a  guardare. Le responsabilità non sono di un singolo ma di un  intero sistema  ed il fenomeno  che oggi colpisce   Ground Care potrebbe attaccare gli altri handler con risultati disastrosi. Vorrei concludere evidenziando quante cose sono state dette nella passata campagna elettorale comunale; ricordo  quanta attenzione è stata riservata all'aeroporto, quanta sensibilità allo sviluppo e all'occupazione.. Erano tanti gli  spot del momento: peccato che però  servivano  per accaparrare voti, ad oggi soltanto il silenzio denota lo status di una politica assente  ed appiattita la quale sta guardando alle prossime tornate elettorali europee senza alcun interesse verso la crisi che sta colpendo il  Leonardo da Vinci. A questo punto c 'è da chiedersi a  quali cavalli di battaglia si attaccheranno  il prossimo maggio  per fare incetta di  voti visto che il tema dell'aeroporto è stato ampiamente utilizzato”, conclude Cristiano Terrevoli.