Fiumicino - Grandi novità per la maggior parte degli 800 dipendenti della Groundcare rimasti senza lavoro ormai da mesi a causa del fallimento della società di handling. Nella notte è stato firmato un accordo che conferma il passaggio di 429 lavoratori  a partire da lunedì 9 febbraio alle dipendenze della Aviation Service la società che gli subentra nel servizio di assistenza a terra sia a Fiumicino che a Ciampino, mentre altri 200 circa verranno assorbiti dalla stessa società scaglionati mese per mese fino ad aprile. Restano invece in mobilità circa 220 lavoratori che però, secondo gli accordi sottoscritti, entrano direttamente in un "serbatoio" gestito da Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile, dal quale dovranno attingere, in funzione dei profili professionali richiesti, le aziende che operano in ambito aeroportuale e che si trovino nella necessità di operare nuove assunzioni.  "Siamo contenti, ma rimaniamo vigili affinché tutti i nostri colleghi vengano tutelati e riassunti", hanno dichiarato i due operai Groundcare Ezio Scarsella e Danilo Bindella, che in settimana avevano iniziato lo sciopero della fame e che ora hanno così dismesso il presidio all’aeroporto di Fiumicino. 


Dopo oltre un mese di proteste e mobilitazioni e ipoteci cambi di scenario, la soluzione quindi resta la stessa prevista dagli accordi firmati da Cgil Cisl Uil e Ugl e che hanno portato il licenziamento di 450 persone. Usb, che ha sempre sostenuto la vertenza, continuerà a restare al fianco dei lavoratori perchè siano rispettati gli accordi e ricollocati tutti i dipendenti licenziati. "Oggi piu' che mai riteniamo fondamentale che sia convocato il tavolo istituzionale su cui affrontare il tema dell occupazione del polo industriale piu' grande del centro sud. Non si puo' piu' permettere che altre centinaia di famiglie restino senza lavoro e senza prospettive in un settore gia' devastato da migliaia di licenziamenti".