Groundcare, Usb: “Tutto cambia per non cambiare: fuori 200 lavoratori”
Fiumicino - Dopo vari ‘colpi di scena’ sulla vendita che nei giorni scorsi sembrava essere sfumata, è definitiva la cessione della Groundcare, fallita a maggio dello scorso anno, ad Aviation services, l’azienda che ha vinto la gara. La firma davanti al notaio ha sancito il passaggio diretto alla nuova società dei primi 400 lavoratori rimasti in carico al fallimento, poi verranno richiamati i primi 70 lavoratori dalla mobilità, e gli altri successivamente secondo gli accordi, per un totale di 629 lavoratori su 850. “Mentre c'è chi grida al miracolo ci sembra doveroso ricordare che per chi sarà assunto si prevede un taglio sostanziale del salario, mentre circa 200 lavoratori resteranno in mobilità con una eventuale ipotesi di essere ripescati nel bacino del personale handler su cui il 27 novembre c'era stato un impegno della Regione Lazio sulle politiche attive per il personale in mobilità del settore”, dichiara in una nota l’Unione sindacale di base. “Dopo oltre un mese di proteste e mobilitazioni e ipotetici cambi di scenario, la soluzione resta quindi la stessa prevista dagli accordi firmati da Cgil Cisl Uil e Ugl e che hanno portato al licenziamento di 450 persone. Usb, che ha sempre sostenuto la vertenza, continuerà a restare al fianco dei lavoratori perché siano rispettati gli accordi e ricollocati tutti i dipendenti licenziati. Oggi più che mai riteniamo fondamentale che sia convocato il tavolo istituzionale in cui affrontare il tema dell’occupazione del polo industriale più grande del centro sud. Non si può più permettere che altre centinaia di famiglie restino senza lavoro e senza prospettive in un settore già devastato da migliaia di licenziamenti”, conclude l’Usb.
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