Ostia - Oltre duecento campeggiatori hanno protestato oggi pomeriggio di fronte la sede del XIII Municipio. Al grido di ridateci il nostro Country Club, i cittadini hanno voluto manifestare tutto il loro disagio per l'impossibilità di accedere alla struttura, sequestrata l'8 marzo scorso dalla Guardia di Finanza.

Presunti abusi edilizi in area protetta, questi i reati ipotizzati che hanno portato la magistratura a mettere i sigilli al Club Castelfusano. "Abbiamo già pagato per i servizi ora vogliamo utilizzarli", hanno sottolineato gli utenti del camping.

"Oltre tremila euro per bungalow e roulotte che quest'estate non potremo utilizzare – spiega Mario Dascenzo, presidente del consiglio del campeggio, portavoce degli utenti – Ci sono tante famiglie con bambini e anziani che vorrebbero rientrare in possesso dei loro servizi".

Già la scorsa settimana sotto il Municipio lidense erano scesi in piazza i circa 70 lavoratori del Country, impiegati al momento sospesi dal servizio, che denunciavano le ripercussioni economiche per le proprie famiglie. Il consiglio di Ostia aveva espresso tutta la propria solidarietà ai lavoratori.

"Questo campeggio era la nostra casa. – sottolinea Mirella, una degli utenti del Country – Se ci sono irregolarità, si permetta di appianarle così potremo tornare a goderci la pineta". I campeggiatori chiedono ai magistrati e ai titolari della struttura di trovare un accordo per poter riaprire almeno in parte il Club Castelfusano.