I ristoratori: "Teniamo alto il nome di Fiumicino"
“La crisi si fa sentire, non possiamo nasconderlo. Manca l’intera classe media, quella che ancora deve ricevere la cassintegrazione, quella dei piccoli commercianti e delle partite iva. Ma Fiumicino dimostra di essere un marchio che tiene. Siamo in difficoltà ma in piedi. Lavorare con le nuove disposizioni è difficile e penalizzante ma per noi viene prima la salute e la soddisfazione del cliente. Quindi dico ai romani: continuate a venire a Fiumicino, non ve ne pentirete”.
“I flussi? Diciamo che abbiamo perso circa due terzi della clientela di sabato e la metà la domenica. Gli altri giorni invece si va a marce ridotte ma lo sapevamo. Quando abbiamo riaperto sapevamo di poter contare solo su noi stessi, sulle nostre forze e sulla nostra voglia di dimostrare che Fiumicino è ancora Fiumicino. Tutti stiamo seguendo le prescrizioni, non sgarriamo di un centimetro. I nostri clienti sono tutelati. E siamo fiduciosi per il prosieguo della stagione” conclude Massimiliano Mazzuca.
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