IDROSCALO DI OSTIA, IL TAR HA DECISO: “LO SGOMBERO È CONCLUSO”. CHIESTO INCONTRO CON IL PREFETTO PECORARO
Il TAR del Lazio ha deciso che lo sgombero dell'Idroscalo di Ostia si può definire concluso. Nonostante la decisione della II Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, resta ancora in piedi la richiesta di totale annullamento dell'Ordinanza nr.43, su cui il TAR entrerà nel merito tra non meno di 7 mesi.
Le persone, ora alloggiate in un residance in Via Ardeatina, potranno rientrare in possesso case. Gianluca Viggiano, Resp. del III U.O. Ufficio Extradipartimentale Politiche Abitative, durante lo sgombero di fine Febbraio dichiarò: “Prima dell'estate sarà pronta la graduatoria del bando speciale per l'assegnazione di case popolari che, per una determinata quota, riguarda le famiglie che vivono nei residence. In questo bando saranno incluse le 45 famiglie dell'Idroscalo che ne hanno diritto”. Del bando, a pochi giorni dall'inizio dell'estate però non c'è ancora traccia, ma l'importanza della decisione del Tribunale Regionale è certa: “Il significato di quanto deciso dal TAR è fondamentale: il Comune di Roma ha ammesso di essere intervenuto per motivi di 'protezione civile'. Peccato che in quei giorni non ci fosse alcun pericolo e che per 'proteggere' i residenti il Comune di Roma ha abbattuto loro le case senza alcuna ingiunzione di demolizione.” - continua Andrea Schiavone, Presidente di LabUr – “E' come se dopo il terremoto de L'Aquila, Bertolaso avesse comandato di radere al suolo la città. Inoltre, se si trattava, come sostiene il Comune di Roma, di un’ordinanza di protezione civile e il pericolo (inesistente) è finito il 5 Marzo, la prassi vorrebbe che le persone rientrassero nelle loro case, che invece sono state illegittimamente abbattute”.
Con una lettera aperta al Prefetto di Roma, Giuseppe Pecararo invece l'urbanista Paula De Jesus, vicepresidente di LabUr alla luce della decisione del TAR chiede “un incontro urgente per avere un confronto su quanto è accaduto e su quanto accadrà agli abitanti dell’Idroscalo di Ostia”. L'urbanista, nella lettera al Prefetto, sottolinea uno degli elementi chiave che hanno portato alla decisione del TAR: “Le operazioni di sgombero e di demolizione siano terminate il 5 marzo, così come riportato dal TAR del Lazio, e non il 27 febbraio come invece sostiene l’Avv. R. Murra del Comune di Roma”. Le persone attendono, ancora, di tornare nelle loro case nel frattempo il dibattito continua. Intanto sull'Idroscalo di Ostia, teatro di uno dei primi tentativi di sviluppo dell'industria aeronautica italiana che si è rapidamente riconvertito in uno dei tanti insediamenti abusivi ai margini della metropoli romana, sarà lanciato l'ennesimo lungometraggio. Domani alle 21 il Filmstudio di Roma propone il documentario “Affari d'acqua - Cronache dall'Idroscalo di Ostia” dei giovani registi esordienti Kistine Cárcamo Aboitiz, Ciro Colonna e Valerio Serafini, realizzato con il contributo della Commissione Europea nell'ambito del programma 'Gioventù in azione'.
di Lorenzo Nicolini