Ostia - "Io sono una forza del Passato. Solo nella tradizione è il mio amore". Con queste parole, tratte dalla sua "Poesia in forma di rosa", la Comunità Foce del Tevere e l'associazione culturale 'Severiana', vogliono ricordare la morte di Pier Paolo Pasolini, avvenuta il 2 novembre di 39 anni fa, non all'Idroscalo di Ostia ma dove oggi sorge il moderno porto di Ostia. Una morte violenta da cui la comunità locale vuole ripartire per organizzare, con scadenza il 2 novembre 2015, una serie di iniziative dedicate alla vita di Pasolini per il 40mo anniversario della sua scomparsa (1975-2015). Tra queste, prima tra tutte, la sua passione per il calcio. Forse non tutti lo sanno, ma il 4 novembre 1975 Pasolini avrebbe dovuto giocare alla Favorita di Palermo. Invece il corpo di Pasolini fu trovato massacrato sullo "spiazzo scalcinato" del campetto di calcio, oggi cancellato. Proprio dalla realizzazione di un nuovo campetto di calcio presso l'abitato dell'Idroscalo e da una serie di murales su Pasolini, sulla sua vita e sui suoi scritti disegnati sulle case dell'Idroscalo di Ostia, il primo dei quali raffigurante Pasolini mentre 'calcia' un pallone, l'Idroscalo di Ostia vuole ridare vita a Pasolini, uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani del XX secolo. Inizia un nuovo anno di vita per Pier Paolo Pasolini, proprio come lui l'avrebbe voluto: "...e io, feto adulto, mi aggiro più moderno di ogni moderno a cercare fratelli che non sono più".