IL CASO - Esistono i miracoli? Riconosciuta la 69esima guarigione ‘inspiegabile’ a Lourdes
LOURDES – Due parole su Lourdes. Nel 1858 la cittadina montana, negli Alti Pirenei, assunse grande notorietà, in Francia e all'estero, a seguito delle apparizioni mariane di cui sarebbe stata spettatrice la giovane contadinella analfabeta Bernadette Soubirous, poi canonizzata. Nei decenni successivi la città divenne una delle più importanti mete di pellegrinaggi e turismo religioso ed oggi accoglie circa sei milioni di visitatori ogni anno provenienti da ogni angolo del mondo. Questo continuo flusso ha reso Lourdes il secondo centro turistico di Francia, dopo Parigi, ed il terzo polo internazionale del cattolicesimo. Nel 2011 la città è diventata anche la seconda località con più capienza alberghiera di Francia, sempre dopo la Ville Lumière.
LA MADONNA - Nostra Signora di Lourdes (o Nostra Signora del Rosario o, più semplicemente, Madonna di Lourdes) è l'appellativo con cui la Chiesa cattolica venera Maria, in seguito alle apparizioni avute da Bernadette Soubirous.
IL NUOVO MIRACOLO - A compiere il nuovo miracolo, il 69esimo riconosciuto dalla Chiesa, la Madonna di Lourdes. A certificarlo la commissione medico-scientifica del santuario, che ha accettato l’ennesima guarigione scientificamente inspiegabile legata al luogo di culto.
IL MIRACOLO - La persona miracolata è una donna italiana, Danila Castelli, guarita all’istante da un grave tumore. L’evento risale al 4 maggio 1989, alle ore 15, quando lei, madre di quattro bambini, si recò nel santuario dopo che anni prima le era stato diagnosticato un grave tumore, al momento incurabile, chiedendo la grazia. Danila, nata il 16 gennaio del 1946 in provincia di Pavia, era ormai malata terminale dopo otto, nove anni di malattia. Il 4 maggio 1989, giorno dell'Ascensione, al suo quarto pellegrinaggio a Lourdes, appena uscita dalle piscine avvertì una grande sensazione di benessere. Danila aveva chiesto “una grazia spirituale e la forza del perdono” non la guarigione, spiegò la donna, che era stata accompagnata al santuario dal marito.
LA GUARIGIONE – Quando sembrava persa ogni speranza, e anche la chirurgia aveva accettato l’impossibilità di intervenire nuovamente, la donna era andata a Lourdes per chiedere alla Madonna di aiutarla ad affrontare la morte. Poi il miracolo, con il tumore scomparso. L’intero fascicolo riguardante Danila Castelli è stato esaminato dal Bureau Medical del santuario. L’ufficio, dopo oltre venti anni di indagini, ha riconosciuto che si è trattato di un miracolo e di un evento scientificamente inspiegabile.
LA TESTIMONIANZA - Danila definì la sua malattia “una bella storia d’amore con il Signore”. “Durante quegli otto, nove anni ho vissuto momenti di intimità con Dio che credo si possano provare solo quando stai veramente male”, racconta Danila, "ma non ho mai perso la gioia nel cuore. Paradossalmente quando sono guarita ero ovviamente felice, ma il mio primo pensiero è stato: riuscirò ad amare Gesù così intensamente anche giù dalla Croce?”.
BERNADETTE SOUBIROUS - Tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858 la giovanissima Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo, riferì di aver assistito a diciotto apparizioni di una ‘bella Signora’ in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle. A proposito della prima apparizione, la giovane affermò: “Io scorsi una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla sui piedi”.
Questa immagine della Vergine, vestita di bianco e con una cintura azzurra che le cingeva la vita, è poi entrata nell'iconografia classica. Nel luogo indicato da Bernadette come teatro delle apparizioni fu posta nel 1864 una statua della Madonna. Intorno alla grotta delle apparizioni è andato nel tempo sviluppandosi un imponente santuario.
Il racconto di Bernadette
11 febbraio: prima apparizione. Bernadette raggiunge Massabielle per raccogliere legna in compagnia di una sorella e di un'amica. Intenta a levarsi le calze per attraversare il fiume Gave, ode una sorta di suono di vento e volgendo lo sguardo verso la grotta vede una Signora misteriosa.
Lei stessa riferirà poi: " Ho visto una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla su ogni piede". Bernadette, dopo aver fatto il segno della croce, si unisce a lei nella recita del rosario. Al termine della preghiera, la Signora svanisce improvvisamente. • 14 febbraio: seconda apparizione. Bernadette chiede insistentemente alla madre di poter tornare alla grotta, perché interiormente sente di dover tornare, e la madre cede. La ragazzina, dopo aver recitato una decina del rosario davanti alla grotta, vede la Signora misteriosa. Bernadette le getta dell'acqua benedetta e la Signora, sorridendo, inchina la testa. Poi, dopo aver concluso la recita del rosario, scompare.
18 febbraio: terza apparizione. Per la prima volta la Signora rivolge la parola a Bernadette, che le porge una penna e un pezzo di carta, chiedendole di scrivere il suo nome. La Signora le risponde : "Non è necessario", poi continua: "Non ti prometto di renderti felice in questo mondo ma nell'altro. Potete avere la gentilezza di venire qui per quindici giorni?". 19 febbraio: quarta apparizione. Bernadette si reca alla grotta con una candela benedetta. 20 febbraio: quinta apparizione. La Signora insegna a Bernadette una preghiera personale. Al termine dell'apparizione la ragazzina è pervasa da tristezza. 21 febbraio: sesta apparizione. La voce si è sparsa e Bernadette viene seguita alla grotta da circa cento persone. Di buon mattino la Signora appare a Bernadette, che alla fine è interrogata dal commissario di polizia Jacomet, che vorrebbe sapere tutto quel che ha visto, mentre la ragazzina riferisce solo "Aquerò" (Quella).
23 febbraio: settima apparizione. Bernadette, con circa 150 persone, raggiunge la grotta dove riceve un segreto dalla Signora (solamente per sé stessa). • 24 febbraio: ottava apparizione. La Signora si rivolge a Bernadette dicendole: "Penitenza! Penitenza! Penitenza! Pregate Dio per i peccatori! Bacerete la terra in espiazione dei peccatori!". 25 febbraio: nona apparizione. Bernadette è accompagnata da circa 300 persone. Su richiesta della Signora, Bernadette scava con le mani nel terreno melmoso e trova, non subito, una sorgente d'acqua. Bernadette riferisce: "Lei mi ha detto di andare a bere alla fonte (...) Trovai soltanto un po' di acqua fangosa. Alla quarta prova potei bere. Lei mi ha fatto anche mangiare dell'erba che si trovava vicino alla sorgente. Quindi la visione scomparve. E poi me ne andai". Dinanzi alla folla che le dice: "Sai che ti credono pazza facendo cose simili?" Lei risponde semplicemente: "È per i peccatori".
27 febbraio: decima apparizione. Bernadette beve l'acqua della fonte e compie gesti di penitenza. L'apparizione è silenziosa. Assistono circa 800 persone. 28 febbraio: undicesima apparizione. Bernadette prega, bacia la terra e cammina in ginocchio in segno di penitenza. Sono presenti circa 1.000 persone. Alla fine dell'apparizione viene portata a casa del giudice Ribes, che minaccia di condurla in prigione. 1 marzo: dodicesima apparizione. È presente per la prima volta un sacerdote, insieme ad altre 1.500 persone circa. Nella notte si verifica il primo presunto miracolo: una donna di nome Caterina Latapie, di Loubajac, immerge il suo braccio slogato nell'acqua della fonte, e riacquista la mobilità dell'arto. 2 marzo: tredicesima apparizione. La Signora, rivolgendosi a Bernadette, dice : "Dite ai sacerdoti che si venga qui in processione e che si costruisca una cappella". Bernadette riferisce la richiesta al parroco di Lourdes, il sacerdote Peyramale, che però è interessato solo a un'unica informazione: il nome della Signora! Inoltre pretende una prova: veder fiorire il roseto (di rose canine) della grotta in pieno inverno. 3 marzo: quattordicesima apparizione. Di buon mattino Bernadette si reca alla grotta, attorniata da circa 3.000 persone. Tuttavia l'apparizione non avviene. Dopo la scuola però Bernadette sente l'invito interiore della Signora: si reca nuovamente alla grotta e le chiede il suo nome. La Signora risponde con un sorriso. Il parroco però insiste: "Se la Signora desidera realmente una cappella, che dica il suo nome e che faccia fiorire il roseto della grotta".
4 marzo: quindicesima apparizione. Essendo l'ultimo giorno della quindicina, le circa 8.000 persone presenti attendono un miracolo. Invece la visione è silenziosa. Il parroco Peyramale rimane fermo sulla sua posizione. Nei seguenti 20 giorni, Bernadette, non sentendo più l'invito interiore della Signora, non si reca più alla grotta. 25 marzo: sedicesima apparizione. Finalmente la Signora, anche se il roseto non fiorisce, rivela il suo nome, rispondendo alla domanda con queste parole pronunciate in dialetto guascone, l'unica lingua che Bernadette comprende: “Que soy era Immaculada Councepciou » “Io sono l'Immacolata Concezione”. La ragazzina se ne va correndo e, durante il cammino, ripete in continuazione le parole ascoltate, che per lei sono incomprensibili. La frase emoziona e impressiona il parroco. Bernadette ignorava l'espressione teologica che descrive la Vergine. Solo quattro anni prima, nel 1854, papa Pio IX ne aveva fatto un dogma della fede cattolica. Bernadette riferì: "Lei alzò gli occhi al cielo, unendo, in segno di preghiera, le Sue mani che erano tese e aperte verso la Terra, e mi disse: “Io sono l'Immacolata Concezione”.
7 aprile: diciassettesima apparizione. Bernadette tiene in mano una candela accesa, la cui fiamma avvolge a lungo la sua mano senza bruciarla. Tale episodio è constatato da un medico presente all'apparizione, il dottor Douzous. 16 luglio: diciottesima apparizione. Bernadette sente ancora la misteriosa chiamata interiore a raggiungere la grotta. Intanto però la polizia ha vietato l'accesso e chiuso l'area della grotta con un'inferriata. Bernadette si reca allora sulla sponda opposta del Gave, di fronte alla grotta, nella prateria. Dichiara tuttavia di aver visto la Signora vicina come le altre volte, come se fosse stata davanti alla grotta. Precisamente riferisce: "Mi sembrava di essere dinanzi alla grotta, alla stessa distanza delle altre volte, io vedevo soltanto la Vergine, non l'ho mai vista così Bella!".
Il dibattito sulle apparizioni - Il racconto delle apparizioni scatenò una contesa tra laici e cattolici, in un'epoca in cui era molto sentito il dibattito sulla laicità dello Stato francese (la Costituzione della Quinta Repubblica del 4 ottobre 1958 avrebbe introdotto poi per la prima volta l'aggettivo laico a proposito dello Stato con l'affermazione: "La Francia è una Repubblica indivisibile, laica, democratica e sociale"). Molti giornali dell'epoca trattarono le apparizioni di Massabielle come un sintomo di pazzia della veggente. A parere di taluni, invece, le apparizioni della "bella signora" sarebbero state suggerite alla ragazzina dall'abate Aravent (fratello della sua nutrice), allo scopo di togliere dai guai il padre, unico sostegno della poverissima famiglia di Bernadette, gravato dalle conseguenze di una denuncia a suo carico per furto di due sacchi di farina, denuncia in seguito risultata di fatto non fondata.
Sull'argomento si scatenò un dibattito, agli inizi del Novecento, intorno all'ipotesi che le presunte apparizioni fossero in realtà parte di un evento organizzato da alcuni soggetti, interessati a sfruttare la credulità popolare dell'epoca per un tornaconto di tipo economico o politico, sfruttando l'attrattiva del fenomeno "miracoloso". Lo sviluppo del dibattito fu dovuto anche a causa del presunto rinvenimento di una nota di servizio ufficiale, (pubblicata nel 1906 da Jean de Bonnefon nel suo "Lourdes e i suoi tenutari") del procuratore generale di Pau Pierre Claude Falconnet al procuratore imperiale presso il tribunale di Lourdes Vital Dutour, datata 28 dicembre 1857 (45 giorni prima delle prime "apparizioni"), dove il procuratore avrebbe scritto che era «informato che si stanno preparando, a Lourdes, delle manifestazioni simulanti un carattere sovrannaturale e miracoloso». La lettera è stata giudicata falsa da alcuni studiosi di ambito cattolico sulla base di alcuni elementi giudicati contraddittori, sebbene uno degli elementi addotto come prova della falsità sia stato confutato.
Sul versante opposto ci sono la fermezza di Bernadette Soubirous, la convinzione incrollabile del parroco Peyramale (inizialmente scettico), l'adesione dapprima timida e poi sempre più convinta e diffusa dei fedeli, l'indagine e alla fine la dichiarazione formale di autenticità da parte della Chiesa cattolica. L'Immacolata Concezione Bernadette affermò che la "Signora" si era presentata il 25 marzo 1858 (festa dell'Annunciazione) come l'’Immacolata Concezione’. Bernadette, all'epoca una piccola contadina analfabeta che non aveva neppure frequentato il catechismo, molto probabilmente non conosceva la dichiarazione dogmatica del 1854. Lei stessa raccontò di non sapere il significato di quelle parole e di essere stata capace di riferirle solo perché nel correre a casa le aveva continuamente ripetute tra sé e sé.
VIDEO TV 2000 - https://www.youtube.com/watch?v=cEnT6ek6BiI
In occasione della prima apparizione della Madonna di Lourdes a Bernadette il programma "Nel cuore dei giorni" ha dedicato una puntata speciale condotta da Fabio Bolzetta, ai malati, ai fedeli e ai devoti di Maria il 12 febbraio 2014.