Ostia - Sembra impossibile che nel 2016 si possa ancora morire di parto nella nostra civilissima Italia. A rendere la vicenda ancora più incredibile, anzi tragica, è che le vittime, tutte giovani donne con gravidanze regolari, senza problemi, come hanno riferito i familiari, siano addirittura cinque. Cinque future mamme prossime al parto decedute in altrettanti ospedali italiani in pochissimi giorni, la prima il 25 dicembre a Foggia l’ultima a Brescia la mattina del 31 dicembre: quest’ultima avrebbe compiuto trenta anni proprio ieri, il primo gennaio di un anno che si annunciava felice anche perché allietato dalla nascita della terza figlia.


IL MINISTRO LORENZIN - Il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha immediatamente disposto l’invio di una task force nei nosocomi dove si sono verificati i casi dei decessi delle giovani donne al termine della gravidanza. Gli esperti della squadra dovranno verificare se siano state rispettate tutte le procedure nel trattamento di Giovanna Lazzari, la trentenne, mamma di due bambini che, giunta all'ottavo mese di gravidanza, ha perso la vita il giorno di San Silvestro insieme alla piccola che portava in grembo. Gli ispettori erano già stati inviati dal ministro Lorenzin anche a Foggia e Torino, dove si erano verificati gli altri drammatici casi.



LA TASK FORCE - La task force è formata dai dirigenti del ministero e dell'Agenas, dai carabinieri del Nas, dal rappresentante delle Regioni e andrà nella città lombarda così come negli altri ospedali dove si sono verificati i decessi. La squadra del ministero, si legge in una nota, "dovrà accertare se a determinare i decessi abbiano contribuito difetti organizzativi e se siano state rispettate tutte le procedure previste a garanzia della qualità e sicurezza delle cure. I risultati delle ispezioni verranno resi noti nei prossimi giorni e, indipendentemente da eventuali responsabilità dirette, saranno oggetto di approfondimenti e di ulteriori iniziative da parte del Ministro".



L’ULTIMO CASO - L’ultimo caso, dunque, è quello di Giovanna Lazzari, la trentenne bresciana che giovedì scorso è morta agli Spedali Civili di Brescia. La giovane donna era giunta in ospedale la sera prima per una grave gastroenterite. Giovedì la situazione era peggiorata ed i medici avevano tentato un cesareo ma la bimba era già morta. Inutili anche i successivi tentativi di salvare la madre: il cuore della giovane si è fermato. Lascia due bambini di uno e quattro anni ed il marito, disperato e incredulo.


Questi i casi degli ultimi giorni


VICENZA - Il 25 dicembre Anna Massignan, una donna di 34 anni di Meledo di Sarego, in provincia di Vicenza, è morta all’ospedale di San Bonifacio dopo una caduta in casa. Inutile il cesareo d'urgenza: la mamma è morta sotto i ferri, mentre il neonato è deceduto successivamente in un altro ospedale.


TORINO - Nella notte del 26 dicembre è morta a seguito di un arresto cardiocircolatorio nella sala parto all’ospedale Sant’Anna di Torino Angela Nesta di 39 anni. Poco prima aveva partorito la sua primogenita, una bimba nata morta. Secondo l'ospedale si sarebbe trattato di una “complicanza rarissima e imprevedibile”. La procura di Torino ha aperto un'inchiesta.


BASSANO DEL GRAPPA (VC) - Il 29 dicembre, all’ospedale di Bassano del Grappa, Vicenza, a morire è Marta Lazzarin, seguitissima blogger di viaggi di 35 anni alla 27esima settimana di gestazione: la giovane era stata ricoverata nel pomeriggio. Era arrivata al pronto soccorso con febbre e dolori addominali. A provocare la morte probabilmente la perforazione del sacco amniotico: il feto era già morto, forse da due giorni.


FOGGIA – Lo stesso giorno, il 29 dicembre, ma a Foggia, una ragazza di 23 anni, incinta di nove mesi di una bambina, è morta in casa per cause da accertare. Il corpo della povera ragazza, trasportato d’urgenza negli Ospedali riuniti della città pugliese, è stato sottoposto ad un cesareo post mortem. La neonata è nata e sarebbe in buone condizioni di salute.


LA DOMANDA - La domanda, alla quale sono chiamati a rispondere, dopo aver effettuato i necessari approfondimenti gli esperti del ministero della salute, è: si sarebbero potute evitare le morti di queste mamme e dei bambini che portavano in grembo oppure no? Ci sono state disattenzioni, mancanze oppure si è trattato di una tragica fatalità, di una terribile coincidenza, di una fatalità che queste cinque giovani donne, che non si conoscevano tra loro e abitavano in luoghi distanti, queste donne orgogliose di diventare madri come testimoniano alcune loro allegre foto in posa con il pancione davanti l’albero di Natale, siano venute a mancare all’affetto dei loro cari a distanza di pochi giorni l’una dall’altra nel periodo natalizio, lasciando nello sgomento e nel dolore le loro famiglie?