IL COMITATO FUORIPISTA RIVENDICA IL DIRITTO ALLA SALUTE CONTRO L'INQUINAMENTO PRODOTTO DALL'AEROPORTO DI FIUMICINO
La verità comincia ad emergere. Molte sono le norme disattese all'aeroporto di Fiumicino, in particolar modo sulla salute pubblica. La legge 26 ottobre 1995 n. 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”, la Legge Regionale n. 18 del 3 agosto 2001recante disposizioni per il risanamento ambientale e per la tutela della popolazione dall’inquinamento acustico, il D.Lgs. 194/2005 in attuazione della direttiva 2002/49/CE per la prevenzione e riduzione degli effetti nocivi dell’esposizione al rumore ambientale della popolazione, sono norme che prevedono l’adozione di tutta una serie di misure (zonizzazione acustica, piani d’azione, restrizioni operative) per il risanamento acustico complessivo del sistema infrastrutturale dell’aeroporto di Fiumicino, ad oggi inapplicate.
Le prime misure condotte da Legambiente sul rumore, che supera i 100 decibel a fronte dei 55 fissati dalla legge nelle zone residenziali, dimostrano come tali norme vengano disattese in danno a tutta la popolazione esposta. In assenza di sistematiche misure da parte di Arpa Lazio, chissà qual è la situazione sul fronte inquinamento dell’aria. Le Istituzioni e gli Enti responsabili, per legge e per dovere, continuano a latitare delegando la gestione dell’inquinamento alla società che gestisce l’aeroporto: il controllore è il controllato, i dati non vengono diffusi e le informazioni rese pubbliche sono contraddittorie.
Oggi, oltre alla tutela della salute pubblica, pare si voglia delegare ad Adr anche la pianificazione del territorio e la gestione delle casse dello Stato. L’aumento delle tariffe aeroportuali dovrebbe contribuire a finanziare il Raddoppio dell’aeroporto. Secondo il MasterPlan presentato da Adr, il sistema di Fiumicino Nord (cioè la porzione di territorio di 1.300 ettari occupata dal nuovo aeroporto) sarà utilizzato nel modo seguente:
- Airside (Piste di volo, piazzali, vie di rullaggio, aree di rampa, area deposito logistica carburanti, etc): 88%
- Sistema Terminal: 2.3 %
- Parcheggi veicoli: 1.5 %
- Servizi complementari: strutture di supporto, cioè hotel, uffici, centri congressi, centri commerciali negozi, etc.: 8.2 %
In termini reali, il solo 8,2% destinato a “strutture di supporto” equivale a 106,6 ettari, cioè a 1.066.000 mq di nuove costruzioni.
In questo scenario di trasformazione di una delle ultime aree dell’Agro Romano, interamente ricadente all’interno della Riserva Statale del Litorale Romano, il caso vuole che la famiglia Benetton, in quanto proprietaria della Maccarese SpA, si veda espropriata (e risarcita) dallo Stato di circa 1000 ettari (sui 1300 dell’intera operazione) per poi riaverli in concessione, come ADR per l’ampliamento dell’aeroporto.
"Anche noi vogliamo dire basta a questo Far West! Vogliamo il ripristino della legalità nell'interesse non solo locale, basta affari sulla nostra vita, sulla nostra salute, sulla terra che i nostri nonni hanno strappato alle acque paludose ai tempi della bonifica", dichiara Florestano Bianchi, rappresentante del “Comitato FuoriPISTA”. Si tratta di un Comitato spontaneo di cittadini, al quale hanno aderito molti abitanti del Comune di Fiumicino (Maccarese, Fregene, Torre in Pietra e Aranova, Focene, ecc) alcuni dei quali discendenti dei primi bonificatori soprattutto veneti che resero abitabili queste terre; da agricoltori delle aziende medie e piccole che svolgono le loro attività sul territorio; da proprietari di civili abitazioni che subiranno l’esproprio.
Come si può solo ipotizzare il raddoppio dell’Aeroporto, più del raddoppio dei voli, in mancanza di un approfondita analisi degli impatti che già la situazione attuale riverbera sulle popolazioni locali. Il comune di Fiumicino non è più quella lontana periferia di 40 anni fa, oggi conta circa 70.000 abitanti in rapida ascesa.
Forti dei risultati del monitoraggio acustico effettuato da Legambiente, il Comitato chiede l’avvio urgente di una campagna di monitoraggio ambientale ed epidemiologico e, a tal fine, rilancia la petizione popolare (disponibile sul sito www.comitatofuoripista.it), indirizzata alle autorità italiane ma anche europee, a tutela della salute pubblica dall’inquinamento prodotto dall’aeroporto intercontinentale “Leonardo da Vinci” di Fiumicino.
Il Comitato FuoriPISTA non è, per principio, contrario allo sviluppo ma neppure insensibile a temi quali la salute pubblica, il rispetto delle regole, la trasparenza e la legalità, l’ambiente ed il territorio, con le sue vocazioni, potenzialità e risorse. Crediamo che oggi più che mai sia necessario applicare il concetto “più efficiente non più grande” enunciato recentemente da David Cameron che ha preso una posizione contraria all'ampliamento di Heathrow, nonostante questo scalo inglese gestisca all’anno il doppio dei passeggeri di Fiumicino (70 milioni contro 36). Heathrow, secondo Cameron, deve essere migliore, non più grande. E migliore significa non incrementarne l’impatto ambientale, non pesare sulle comunità di cittadini, oltre che funzionare meglio.
Comitato FuoriPISTA