Ostia - Il presidente vicario del consiglio del XIII Municipio, Stefano Salvemme, durante la seduta di ieri pomeriggio, ha dato la parola al consigliere Paolo Orneli, Pd, per chiarire l’episodio che lo ha visto coinvolto con il consigliere Pier Francesco Marchesi, che aveva già chiesto scusa in aula per il gesto.

“Con il collega Marchesi ci siamo già chiariti. – ha esordito Orneli, sottolineando la sua intenzione di non denunciare il consigliere Pdl che una settimana fa gli aveva sferrato un calcio, durante l'occupazione, da parte del Pd, dell'aula consiliare per protesta contro il bando spiagge emesso dal Tredicesimo – So benissimo anche di averlo provocato prima del calcio, che comunque ho ricevuto. Ho fatto una stupidaggine, - ha aggiunto l'esponente Pd riferendosi alla scena seguita al fallo a 'gamba tesa' - c’è stata un reazione poco dignitosa e esagerata da parte mia. C’era un momento di particolare concitazione nell’aula e un intento ostruzionistico di paralizzare i lavori dell’aula per boicottare una decisione che per noi gravissima e che porterà nei prossimi mesi a privatizzare le spiagge libere di Ostia. Credo che nessuna giustificazione, anche legata alla tensione del momento e alla nobiltà di una battaglia politica, possa portare nessuno di noi, a trascurare anche i modi in cui si portano avanti la battaglia. Quindi io sono il primo a dispiacermi per quanto accaduto”.

Orneli si è augurato che il sipario cali su questa vicenda, anche per l'immagine che è stata data di Ostia e del territorio. “Ritengo che in questo Municipio ci siano delle cose di merito, molto serie, il fatto che è accaduto, non ha nulla a che vedere con Ostia. - ha aggiunto - È un fatto che purtroppo è successo in questa città, che riguarda un cattivo modo di fare politica, e mi riferisco al cattivo esempio che ho dato io, ma che non c’entra niente con le problematiche del territorio, che sono ben altre. Per quanto mi riguarda, tra queste problematiche, c’è il rischio concreto che le ultime dieci spiagge libere di Ostia diventino dieci stabilimenti balneari. Ci sono dunque questioni più serie di cui dovremmo parlare, che attengono alla vita quotidiana, concreta, quella si, dei cittadini che dovremmo rappresentare. Da parte mia l’impegno ovviamente c’è, io faccio politica da 15 anni, non mi era mai capitato prima di vivere un momento di tensione nervosa così grave: penso che questo episodio possa essere un esempio per me stesso, per tutti quanti noi, per evitare che ci sia questa ossessione, nella quale purtroppo mi è capitato di cadere, in cui la politica cade a volte cade di seguire a tutti costi diciamo un risultato e utilizzare tutti i mezzi per raggiungere quel risultato. Le battaglie si possono fare nel rispetto reciproco”.