Il nostro amico micio ha delle necessità sociali: il rispetto di tali necessità farà la differenza tra un gatto stressato e uno felice

Insieme al cane il gatto è l’animale che numericamente vive più a contatto con l’uomo nella sua casa. Troppi pensano che il micio domestico sia un’animale solitario, un’animale che può stare da solo se sono fatte salve le sue necessità primarie di vita. Ma il mangiare, la lettiera con sabbietta sempre pulita e un cuscino comodo in un angolo tranquillo di casa per il nostro pelosetto miagolante non è sufficiente. 

Il nostro pet odia il cambiamento repentino di quelle che sono le sue abitudini quotidiane di vita nell’appartamento. Cambiare orario della ciotola, spostargli la lettiera o non mettergli a disposizione i tiragraffi possono generare nel nostro beniamino stress, cattivo umore e poca disponibilità al relazionarsi con il suo umano. 

Altra cosa che il nostro gatto non tollera sono i rumori eccessivi, quelli improvvisi, quelli troppo forti o stridenti. Questi ultimi potrebbero indisporre il gatto e farlo diventare poco disponibile alla socialità sia con gli uomini che con gli altri mici.

Una situazione stressante per il micio è la solitudine, non è vero che il gatto è per sua natura un pet solitario, anzi condividere giochi o relazioni con umani e con altri gatti lo stimola e lo fa felice. Inoltre un gatto sano è un gatto attivo che nell’ambiente a lui circostante, trova stimoli adatti alla sua età e al suo carattere. L’umano responsabile del suo pet dovrebbe – se possibile – di tanto in tanto farlo arrampicare su di un tronco oppure farlo confrontare con un cane – naturalmente conosciuto .