Il Lazio approva legge contro tabagismo: stop fumo vicino ospedali e scuole
Con 38 voti favorevoli e un astenuto, giovedì 30 giugno è diventata legge la proposta voluta per contrastare il numero dei fumatori attivi e passivi nel Lazio, oltre che per ridurre gli scarti delle sigarette mediante l’installazione di appositi contenitori nei luoghi di maggiore socializzazione e l’invito all’utilizzo di posacenere personali per evitare la dispersione di cicche sul suolo pubblico.
Per dare attuazione concreta alla norma, stanziati 50mila euro per il 2016, 100mila per il 2017 e altrettanti per il 2018. Entro novanta giorni dall’entrata in vigore della legge, la Giunta regionale, acquisito il parere della commissione consiliare competente, si doterà di un piano triennale per la lotta al tabagismo, prevedendo, tra l’altro, campagne di promozione di corretti stili di vita e servizi di assistenza e supporto a chi voglia smettere. Per favorire la sensibilizzazione degli studenti, è in programma anche l’istituzione di premi annuali per gli istituti che svilupperanno al meglio il tema della promozione di ambienti favorevoli alla salute e completamenti liberi dal fumo. Riconoscimenti previsti anche alle aziende che si impegneranno attivamente per favorire la partecipazione dei propri dipendenti a programmi per smettere di fumare.
Devid Porrello, capogruppo del M5S Lazio, ha dichiarato: “Questa è la quarta nostra proposta che si converte in legge regionale, un testo che va a incidere sulla lotta al tabagismo nel Lazio, la regione con il più alto tasso di fumatori, e riafferma il diritto alla salute dei non fumatori. I 9 articoli approvati dall’aula riguardano gli ‘Interventi di lotta al tabagismo per la tutela della salute e dell’ambiente’ e affiancano la normativa nazionale con lo scopo di ridurre il numero di fumatori e i danni all’ambiente causati dai ‘mozziconi’, definiti con questo testo come ‘rifiuti pericolosi’, vista la loro composizione, negando la possibilità di essere trattati con l’indifferenziato ma prevedendo percorsi diversi, suffragati dalle esperienze fatte in altre realtà locali. Dopo la legge per l’istituzione del registro tumori, ancora ferma sulla carta, siamo contenti di aver portato all’approvazione dell’aula un’altra proposta dei cittadini che non beneficia nessuna categoria in particolare ma tutta la popolazione, fumatrice e non. La guerra al tabagismo e ai suoi effetti è ancora lunga ma oggi il Lazio ha fatto la sua parte, sperando che sia di ispirazione per le altre regioni di Italia.”
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