Venerdì 5 giugno. Uno scenario incantevole, quello di Ostia Lido, e soprattutto uno spazio fisico nel quale esprimersi, ritrovare la propria identità e guardare al futuro, dopo la sofferenza della malattia. Questo lo spirito con il quale il venerdì 5 giugno prossimo alle 17,00 in Via Mar dei Coralli, 2 si festeggerà l’assegnazione dell’area ove sorgerà la prima Comunità Socio- Riabiabilitativa Psichiatrica del Litorale romano.  Un'importante nuova "casa" per chi proviene da un passato di disagio mentale ed è pronto a raggiungere un maggior livello di autonomia. Un progetto dell’Associazione “I volontari dell’A.Re.Sa.M” sulla carta fin dal 1996, ma che ora si avvia a diventare realtà. Determinante e concreto l'impegno della nuova amministrazione comunale verso le problematiche della salute mentale, spinta fondamentale per far partire il progetto. A presenziare l'inaugurazione sarà l’Assessore al Patrimonio Alfredo Antoniozzi, che ha voluto realizzare quanto era apparso impossibile per 13 lunghi anni: nel luglio 1996, infatti, il Municipio aveva concesso l’utilizzo dell’immobile a “I Volontari dell’A.Re.Sa.M”  e, parallelamente,  aveva espresso parere favorevole all’assegnazione attraverso delibera del Consiglio. Nei lunghi anni seguenti, però, i ripetuti solleciti per una ufficializzazione dell’assegnazione erano caduti nel vuoto, riscuotendo, al meglio, vane promesse. Ora il sogno diventa realtà e si può finalmente passare alla fase attuativa del progetto. La struttura attualmente esistente, un ex asilo di proprietà comunale, ha una superficie di circa 400 mq e dovrà, però, essere bonificata, essendo stata realizzata negli anni ’70 con pannelli prefabbricati contenenti amianto. I finanziamenti necessari alle opere di ricostruzione saranno reperiti dall’associazione attraverso il sostegno di imprenditori e aziende locali che hanno già offerto disponibilità a contribuire. La Comunità sarà affiancata da uno spazio sociale aperto al quartiere, con attività finalizzate alla socializzazione attraverso laboratori di teatro e arti espressive, musicali, apprendimento delle lingue e altre attività legate alla manualità come restauro di mobili, doratura di cornici etc. Concretamente, l'impostazione della nuova struttura sarà quella di una Residenza Socio-Riabilitativa, con uno spirito comunitario, in un ambiente accogliente e familiare e garantirà un'assistenza adeguata al trattamento volontario riabilitativo, finalizzata al reinserimento sociale di pazienti adulti con un processo della patologia e degli aspetti disabilitanti per cui è auspicabile una emancipazione dalla famiglia.