Il Telegraph critica Ostia: “E’ il mare più brutto d’Europa”. I cittadini ostiensi insorgono: “Basta infangare le nostre bellezze"
Di Andrea Rapisarda il 23/01/2025
Il travel blogger Tim Jepson critica fortemente il mare di Ostia in un proprio articolo, ma racconta un vecchio viaggio e omettendo le precise località visitate nel X Municipio
Ostia - Scoppia l’ennesima polemica sul territorio di Ostia, questa volta per un articolo pubblicato nel Regno Unito per mano del quotidiano The Telegraph. Il noto giornale britannico, in un pezzo di turismo, ha deciso di menzionare il territorio lidense all’interno di una speciale classifica: “Le località di mare più brutte d’Europa”. Una speciale stilla di posti definiti “inaccoglienti” dalla testata editoriale britannica, dove il mare di Roma si classifica addirittura al secondo posto e tra le peggiori mete turistiche.
Il Telegraph critica Ostia: le parole del giornale britannico sul Litorale Romano
L’articolo pubblicato in Gran Bretagna, e arrivato fino a Roma, vede la firma del giornalista Tim Jepson: questi autore peraltro di numerosi libri in chiave turistica di diversi territori italiani. Se in passato aveva speso belle parole sulla Sicilia e la Toscana, la sua penna non è stata clemente nell’affrontare il territorio di Ostia.
All’interno di un articolo oggettivamente poco dettagliato, l’autore britannico condanna le qualità del mare che toccano il territorio lidense. Il giornalista, nel suo viaggio sul lungomare del X Municipio, avrebbe trovato un territorio poco attrezzato sul piano turistico e soprattutto dell’acqua sporca, che la stessa firma ha definito come “poco invitante” per fare il bagno.
Al contrario evidentemente Tim non sa che il mare di Ostia anche nel 2024, per il terzo anno consecutivo, è stato annoverato dall'Agenzia regionale di protezione ambientale, Arpa, nella classificazione delle acque destinate alla balneazione considerandola 'eccellente' ottenendo quindi il massimo dei voti.
L’altra critica fatta al territorio di Ostia è legata alla mancanza di verde in prossimità delle spiagge, con Jepson che si sarebbe lamentato della presenza di palazzi a poca distanza dal mare. Tutto ciò peraltro menzionando, all’interno del suo scritto, come sia stato sul litorale lidense diversi anni fa e non sappia “come sia migliorato negli ultimi anni”.
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I cittadini difendono il territorio del Litorale Romano
Come evidenzia più di qualche cittadino ed esercente di Ostia, l’articolo del Telegraph sembra l’ennesima notizia infangante ai danni del territorio lidense. La firma britannica parla di un viaggio probabilmente svolto in passato, senza peraltro menzionare quali aree esattamente abbia visitato del Litorale Romano e soprattutto dove abbia percepito i disagi.
Un articolo che, come avvenuto in passato con pezzi giornalistici di firma britannica sui fenomeni Suburra e clan del litorale, offrono una visione distorta del mare di Roma ai cittadini inglesi e i lettori della testata di tutto il mondo. Basti vedere come l’autore di testi turistici, nel proprio pezzo, dimentichi di citare un patrimonio architettonico e artistico come le case Liberty sul lungomare, oppure un polmone verde come la Pineta di Castel Fusano.
Lo speciale invito dei residenti lidensi a Tim: torna a trovarci per conoscere meglio il nostro mare
Se attraverso Il Messaggero le parole del presidente Mario Falconi sono state infuocate verso il Telegraph, più diplomatico è stato l’intervento di alcuni cittadini lidensi. Una parte della cittadinanza ha smontato la polemica, lanciando invece l'invito a Tim Jepson di tornare in vacanza a Ostia: in questa nuova esperienza sul territorio lidense, i cittadini si metterebbero a disposizione per fargli conoscere il territorio e soprattutto promuovere le bellezze di cui dispone il X Municipio e il suo entroterra, come nel caso dell’area archeologica di Ostia Antica.