Negli ultimi giorni, sul mondo delle scommesse sportive si sono accesi più volte i riflettori della cronaca giornalistica.

In Inghilterra, ad esempio, ha fatto notizia la decisione presa dalla Federazione inglese di rugby di monitorare per tre anni le scommesse sullo sport della palla ovale. Il rugby è uno degli sport meno a rischio dal punto di vista delle frodi, ma la Federazione ha voluto mettere in atto una campagna di prevenzione per proteggere i giocatori, i tifosi e l'immagine di questo sport. Così, per tre anni, una società specializzata nel monitoraggio delle scommesse sportive (Sportradar) controllerà i tornei inglesi più importanti per verificare che i risultati non siano truccati.

In Italia invece cirolano notizie di altro genere: una lite con sparatoria in un centro scommesse di Bologna e un maxisequestro a Udine di sette centri di trasmissione dati che agivano in collaborazione con bookmakers esteri. I centri sequestrati hanno frodato il fisco e ignorato gli obblighi in materia di pubblica sicurezza e antiriciclaggio.

Con un mercato delle scommesse in costante crescita e con l'imminente arrivo anche in Italia del Betting Exchange, cioè delle scommesse online in cui sarà l'utente a stabilire la propria quota su un evento sportivo, diventa sempre più importante diffondere una cultura della sicurezza e una corretta informazione presso il popolo degli scommettitori.

La prima regola è quella di scommettere sempre in luoghi sicuri e autorizzati AAMS oppure – se si scommette online – su siti che hanno la certificazione AAMS.

Siti di scommesse online come Snai o come quelli di altre major del settore sono ovviamente la garanzia più forte per l'utente. Giocare e scommettere in luoghi “certificati” non significa solo rispettare la legge e pagare le tasse, ma anche mettersi al riparo dalle frodi e godere di una maggiore tutela rispetto alle irregolarità. Ricordiamo inoltre che per scommettere bisogna aver compiuto i diciotto anni di età.