Secondo gli antichi Celti il vischio era la materializzazione del fulmine e rappresentava quindi la potenza del fuoco

Il Viscum album ossia il comune vischio bianco la cui etimologia del nome deriva dal dato che i suoi frutti danno un liquido “vischioso”. E’ un piccolo arbusto di circa 50/70 cm di altezza. E’ una pianta “dioica” ovvero è una pianta con organi maschili e femminili divisi fra più piante, che si presenta con un fusto legnoso ed è un emiparassita di altri alberi.

I fiori sono piccoli, poco appariscenti di un colore verde giallo. La sua distribuzione geografica è euro-asiatica. Vive dal livello del mare fino a circa 1.200 metri di altitudine circa. In Italia la pianta del vischio è presente ovunque tranne che in Sardegna. Noi lo conosciamo come ornamento natalizio però pochi conoscono i riferimenti popolari che stanno dietro questa pianta. Eccoli. 

Secondo le popolazioni celtiche il vischio era la materializzazione del fulmine, rappresentava quindi la potenza del fuoco. Questo perché non aveva radici proprie e quindi era una pianta sacra caduta dal cielo come i fulmini. Tale pianta andava raccolta di notte quando a marzo c’era luna piena o la luna calante in inverno. La pianta era considerata sacra e, quindi, non poteva essere tagliata da un comune mortale ma da un sacerdote che con una falce di oro effettuava il taglio con la mano sinistra. Una volta raccolta essa doveva macerare in un’acqua attinta da una fonte sacra conosciuta solo da pochi. Dopo la macerazione in acqua sacra si otteneva un farmaco miracoloso che curava tutti i mali, sia psichici che fisici. 

Anche nella prima simbologia cristiana questa pianta fu riconosciuta e accettata per la sua solarità e la sua divinità. 

Al di là di quanto detto è opportuno sapere che i frutti del vischio sono tossici se ingeriti e provocano forti conati di vomito, un gran senso di nausea e fortissime contrazioni addominali. Nel disgraziato caso che ciò accada è necessario inviare il soggetto al più vicino Centro Antiveleni dove recarsi nel più breve tempo possibile.