Si è svolto lunedì 10 luglio in Senato il convegno ‘Immigrazione illegale, Sicurezza Nazionale, Strategia di Prevenzione e Contrasto ai Reati ed alle Organizzazioni Criminali'

Roma - “La presenza di una collaborazione tra criminalità italiane e straniere si rileva in innumerevoli attività illecite, in particolar modo, secondo la Relazione della Dia, ‘nella gestione illecita dei flussi migratori', mantenendo, ‘molto spesso, i contatti con le consorterie dei Paesi d'origine', e interagendo, talvolta, ‘con organizzazioni multinazionali per le quali operano come tratto terminale della filiera illecita' in ‘tutte le varie fasi della tratta, dall'organizzazione delle partenze dai Paesi di origine, alle traversate per raggiungere il territorio nazionale, compresa la gestione di “servizi di trasporto” verso le destinazioni finali, anche in altri Paesi europei'”. 


È quanto dichiarano il senatore Lavinia Mennuni e Massimiliano Metalli, delegato ai Vigili del Fuoco e al Soccorso Pubblico di Fratelli d'Italia a Roma, organizzatore del convegno che si è tenuto oggi (ieri, ndr) in Senato dal titolo ‘Immigrazione illegale, Sicurezza Nazionale, Strategia di Prevenzione e Contrasto ai Reati ed alle Organizzazioni Criminali'.


 Abbiamo vissuto un lungo tempo – continuano Mennuni e Metalli – nel quale chi chiedeva di governare i flussi migratori illegali, veniva considerato disumano o razzista, e chi invece favoriva il fenomeno umano e solidale. Ma”,  rilevano, “non è umano far entrare centinaia di migliaia di persone le quali, non essendo gestite, vengono spesso lasciate nelle mani della criminalità organizzata. È umano, piuttosto, investire sulla cooperazione internazionale allo sviluppo e dare priorità a chi davvero scappa dalla guerra”. 


Mennuni e Metalli aggiungono: “Non si devono pagare degli schiavisti per arrivare in Italia, pertanto vanno distinti i rifugiati dai migranti economici, ed è importante lavorare con i Paesi di partenza e di transito”. 


“La posizione di Fratelli d'Italia non cambia – concludono -, vogliamo fermare l'immigrazione illegale, prevenendo il fenomeno prima che si presenti sul territorio nazionale”.