IN MANETTE DUE PREGIUDICATI ROMANI
Ancora arresti da parte della Compagnia dei Carabinieri di Ostia, impegnati nell’attività di contrasto dei reati contro il patrimonio. Questa volta a finire in manette sono stati due romani, S.V. e Z.E., 30enni, con un passato pieno di precedenti penali. I due giovani sono entrati come normali acquirenti in un negozio di elettronica; uno di essi si è avvicinato al settore dei computer portatili; mentre il complice faceva da “palo” all’angolo della filiera di scaffali, simulando di osservare mouse ed altri articoli per pc, l’uomo ha aperto la scatola di un notebook; ne ha rimosso il dispositivo antitaccheggio e si è infilato il computer sotto il giubbotto. Il furto è stato, tuttavia, notato da un addetto all’anti-taccheggio in borghese grazie ad uno specchio parabolico da interno. Immediata la richiesta d’intervento al 112. Dopo pochi minuti due carabinieri in divisa erano posizionati dietro alle casse. Quando S.V., insieme al complice, si è avvicinato, alla vista dei militari dell’Arma ha avuto un attimo d’esitazione; poi ha ripreso coraggio: da uno scaffale ha preso una scatola di pile e si è rivolto alla commessa per pagarle, con fare indifferente. Del tutto inutile: superata la barriera delle casse, i carabinieri lo hanno comunque bloccato insieme complice, recuperando il notebook che celava sotto il giubbotto. Il circuito-chiuso di registrazione ha fornito le prove schiaccianti della loro colpevolezza. Ieri mattina i due sono stati giudicati con rito direttissimo al Tribunale di Roma.