Dragoncello – Un incendio è divampato intorno alle 12 di oggi, sabato 18 giugno, in un appezzamento di terreno situato tra viale dei Romagnoli, via di Dragoncello, viale Fra’ Andrea Di Giovanni e viale Ruspoli, a Dragoncello, nell'entroterra di Ostia.

Il rogo, che ha interessato 2 ettari di terreno dove erano presenti delle sterpaglie, è stato domato grazie all’intervento dei vigili del fuoco di Ostia, una partenza ed un pick-up, dei volontari dell’associazione di protezione civile The Angels, che ha sede ad Acilia. Durante le operazioni di spegnimento un elicottero del corpo forestale ha sorvolato l’area, pronto ad intervenire.


AGGIORNAMENTO - Nel pomeriggio di oggi, a distanza di sei ore circa dal primo rogo, in un'area in via Vincenzo Petra, a circa un chilometro e mezzo dal luogo dove nella tarda mattinata è divampato un rogo, nuovo intervento  di spegnimento di sterpaglie da parte degli operatori. Sull'origine di questo nuovo rogo ci sarebbero varie ipotesi in quanto la causa naturale appare poco plausibile viste le temperature non 'torride'.

Si è trattato di un incendio doloso appiccato da ragazzini in vena di atti vandalici o di 'altro'? Nel quartiere alcuni sospettano che ad appiccare le fiamme possa essere stata una persona che avrebbe 'provveduto' in tal modo a mettersi in regola con quanto prevede la normativa che impone ai proprietari di lotti di curare le aree, sfalciando e bonificando, entro il 15 giugno, ossia prima dell'inizio della stagione calda. Oppure, si tratterebbe di un piromane vero e proprio? Nel quartiere i carabinieri della compagnia di Ostia arrestarono un uomo, ritenuto responsabile di altri episodi incendiari, nell'atto di appiccare il fuoco con un accendino.


Purtroppo i roghi sono molto frequenti durante tutta l'estate nel quartiere e gli interventi dei vigili del fuoco e della protezione civile sono pressoché all'ordine del giorno. Le cause? La mancanza di manutenzione da parte del comune di Roma delle tante aree verdi del quartiere, non ultimo il Parco Vittime del razzismo, uno spazio assai esteso che si estende alle spalle della parrocchia dei santi Cirillo e Metodio, da anni abbandonato all'incuria nonostante sia stato, e potrebbe ancora esserlo, un luogo di incontro e di svago di Dragoncello. Periodicamente sono stati i cittadini a rimboccarsi le maniche per ripristinare decoro, fruibilità e accessibilità: ma è giusto tutto questo, viene da chiedersi, quando gli stessi cittadini pagano le tasse per avere i servizi cui hanno, o avrebbero diritto?


LA CAMPAGNA ANTINCENDIO - La campagna estiva anticendio boschivo è partita ufficialmente lunedì 15 giugno. Lo hanno stabilito, come ogni anno, le raccomandazioni – rivolte a Regioni, Province Autonome e ai Ministeri interessati – del Presidente del Consiglio dei Ministri, in via di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e consultabili sul sito www.protezionecivile.gov.it.


Nelle raccomandazioni si ricorda come per contrastare efficacemente gli incendi boschivi e di interfaccia – una responsabilità posta in capo prioritariamente alle Regioni – la migliore strategia sia costituita dalla combinazione di azioni di sensibilizzazione dei cittadini e delle comunità, di pianificazione di emergenza e di razionalizzazione dell’uso delle risorse. Ciò significa, in concreto, porre grande attenzione al dispiegamento di squadre di avvistamento e spegnimento da terra, modulate in relazione alle peculiarità del territorio e delle previsioni giornaliere, squadre supportate, laddove necessario, da idonei mezzi aerei regionali. Infatti, il concorso della flotta statale, può essere richiesto nei casi più gravi, ma non può essere visto come sostitutivo dell’impegno regionale. La passata stagione estiva è stata caratterizzata, rispetto a quella del 2014, da un incremento del numero degli incendi boschivi causato anche da condizioni climatiche favorevoli all’innesco e alla propagazione di tali eventi.


A questo aumento, però, è corrisposta una marcata diminuzione delle superfici percorse dal fuoco. Un bilancio, quindi, positivo se letto nell’ottica della capacità e della tempestività del sistema, regionale e statale, di fronteggiare l’emergenza incendi anche quando le condizioni climatiche sono favorevoli alla loro propagazione. Il fenomeno degli incendi, ormai lo sappiamo, è sostanzialmente frutto dell’intervento umano, per dolo o colpa: per questa ragione i risultati positivi della passata campagna devono stimolare ancora di più le attività di prevenzione, avvistamento e monitoraggio ottimizzando i mezzi e le risorse delle amministrazioni e degli enti presenti sul territorio.


Un’attenzione ancora più giustificata se si guarda ai numeri della campagna invernale di questo 2016: al Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile sono giunte 72 richieste di concorso aereo dalle Regioni, in netto aumento rispetto alle domande ricevute nel 2015, quando nello stesso periodo (15 febbraio-30 aprile) erano state 55, e ancora di più rispetto alle 15 del 2014. Per la stagione estiva, la flotta nazionale nel periodo di massimo impegno potrà contare su 32 mezzi - tra 15 Canadair del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e 17 elicotteri messi a disposizione dagli stessi vigili del fuoco, dal Corpo Forestale dello Stato e dalle forze armate - un numero che potrebbe essere ulteriormente incrementato. Potrà poi aggiungersi un ulteriore Canadair, attivato nell'ambito del progetto europeo “Better Use of Forest Fire extinguishing-IT”, disponibile sul territorio italiano se non impiegato, su richiesta di Bruxelles, in uno degli altri Paesi dell'Unione che dovessero trovarsi in situazioni di criticità. È evidente come l’impegno e l’unità di intenti di tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti sia, sicuramente, la forma di risposta più efficace per fronteggiare gli incendi boschivi.