Incendio aeroporto, Usb: "Nel Terminal 3 presenza di sostanze cancerogene nell'aria"
Fiumicino - L’Arpa Lazio ha rilevato nell’aria presenza rilevante di elementi tossici e altamente cancerogeni come diossina, pcb e furani. Senza parole l'Usb che da giorni denuncia una situazione di pericolo per le decine di operatori che lavorano con la mascherina e hanno accusato una serie di malori in alcuni casi anche ricoverati. “I dati che attendevamo da tempo – dichiara Lutrario Guido della Federazione di Roma e Lazio – e che apprendiamo ora dalla stampa, sulle rilevazioni dell’ARPA Lazio effettuate dal giorno 12 maggio, quindi ben 5 giorni dopo che fossero state domate le fiamme, ci dicono di una presenza nell’aria di sostanze altamente cancerogene in misura superiore di dieci volte a casi analoghi di roghi”. “Questi dati spiegano perché –continua Lutrario – ci siano stati finora circa 400 casi di lavoratori intossicati che si sono rivolti alle strutture ospedaliere. L’USB sta valutando con i propri legali se procedere con una denuncia nei confronti delle diverse autorità aeroportuali che hanno omesso le azioni di loro competenza in materia di sicurezza dei lavoratori”. “Non si è voluto chiudere il Terminal 3 – incalza Lutrario - ed hanno obbligato i lavoratori ad operare in un ambiente di cui non si conoscevano le condizioni. Eppure c’erano tanti indizi che facevano presupporre che l’aria fosse pesantemente inquinata. Questa responsabilità peserà come un macigno sui dirigenti dell’aeroporto e su chi continua a coprirli”. “Il paradosso è – conclude Lutrario – che questa mattina ci ha raggiunto una diffida inviataci dalla società Aeroporti di Roma che sostiene che USB starebbe diffondendo notizie allarmistiche. I dirigenti di ADR stanno perdendo non solo la credibilità ma anche la lucidità”
Immediata la risposta di Enac: "Con riferimento alle notizie di stampa circolate nel pomeriggio di oggi sulla possibile presenza nell’aria di sostanze tossiche presso le aree del Terminal 3 interessate dall’incendio delle scorse settimane che avrebbero comportato problemi ad alcuni lavoratori impiegati nelle aree adiacenti a questo terminal, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha chiesto conferma alla ASL di riferimento sulla veridicità delle informazioni che sono state diffuse, in quanto, al momento, l’Ente di vigilanza e controllo non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito. In particolare l’ENAC ha già formalmente richiesto alla ASL elementi urgenti in materia al fine da poter dare, nel caso, al gestore dello scalo eventuali indicazioni su provvedimenti da adottare. L’ENAC, tuttavia, si riserva di procedere con la presentazione di un eventuale esposto alla Procura della Repubblica per procurato allarme qualora le notizie circolate nel pomeriggio di oggi non dovessero trovare conferma nei fatti."
Nel frattempo continua l'indagine della Procura di Civitavecchia. Il procuratore Gianfranco Amendola e il pm Valentina Zavatto hanno infatti iscritto un dirigente dell’Asl Rm D per abuso d’ufficio e un manager di Aeroporti di Roma per violazione della normativa in materia di sicurezza dei lavoratori: il primo è sospettato di non aver operato, come avrebbe dovuto, nel rispetto dello Statuto dei lavoratori; il secondo di aver fatto lavorare i dipendente in condizioni non idonee per la sicurezza nei giorni successivi al rogo che si vanno ad aggiungere agli altri cinque operai della ditta che aveva in appalto la manutenzione e la gestione degli impianti di condizionamento e di riscaldamento dell'aeroporto già finiti sotto inchiesta. E di un dirigente di Adr, coordinatore degli impianti tecnici. Quest'ultimo, convocato in procura, si è avvalso della facoltà di non rispondere., coordinatore degli impianti tecnici. Quest'ultimo, convocato in procura, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
"In merito alle notizie stampa riguardanti la presenza di diossina nelle zone coinvolte dall’incendio occorso nella notte tra il 6 e il 7 maggio scorso al Terminal 3 di Fiumicino, Adr informa di non avere a tuttora alcuna segnalazione da parte di Arpa o dell’Asl Roma D o di altro Ente competente in materia, che confermi la presenza di tale elemento chimico. Adr, inoltre, conferma che le analisi di rilevazione della qualità dell’aria condotte da HSI Consulting srl e Biochemie Lab srl su almeno 100 postazioni di lavoro e ambienti in aree limitrofe a quelle colpite dall’incendio, ricercando circa 6000 analiti, non hanno evidenziato alcun parametro sopra la norma. ADR, insieme ad Enac e agli altri Enti e Operatori aeroportuali si è adoperata sin dai primissimi momenti dell’evento a porre in essere azioni mirate alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri, tutelando nel contempo, nel rispetto delle regole e dei principi di precauzione, la continuità dell’erogazione dei servizi essenziali alla popolazione".
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