Incendio Terminal 3, Asl RmD: “Sì adozione misure di protezione per la salute pubblica”
Fiumicino – “L’Istituto superiore di sanità, su specifica richiesta della Asl Roma D, è stato chiamato a fornire un supporto tecnico-scientifico nella valutazione del rischio sanitario per i lavoratori e i passeggeri potenzialmente esposti agli inquinanti prodottisi nel corso dell’incendio avvenuto nella notte del 6 e 7 maggio nel Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino”, comunica la Asl Roma D in una nota diffusa oggi. “A questo riguardo”, sottolinea l’azienda sanitaria, “ha trasmesso i primi risultati del campionamento effettuato da Arpa Lazio. Nello specifico, l'Arpa Lazio, ha effettuato una serie di rilevamenti della qualità dell’aria per misurare la presenza di microinquinanti organici in particolare diossine, Pcb, Ipa e composti organici volatili nelle aree limitrofe a quella in cui si è verificato l’incendio. Sulla base dei dati trasmessi”, prosegue la nota, “riferiti ai primi 4 giorni di monitoraggio, le valutazioni effettuate da questo Istituto per il PM10 e diossine non suggeriscono un significativo incremento di rischio sanitario, limitatamente al breve periodo considerato. Per gli altri inquinanti considerati le concentrazioni riscontrate sono in linea con quelle normalmente misurate in aria urbana”. “In ogni caso”, continua la nota della Asl RmD, “si segnala la necessità di proseguire le attività di monitoraggio dell’aria indoor, al fine di valutare il trend dei livelli di concentrazione ambientali degli inquinanti considerati. Nella giornata di ieri è stata pianificata l’attività di monitoraggio di qualità dell’aria indoor e outdoor che verrà attivata nella prossima settimana, ad integrazione della attività già in essere da parte di Asl Roma D e Arpa Lazio. Il monitoraggio effettuato insieme all’Iss verrà esteso anche ad altri inquinanti e ad altre aree potenzialmente interessate dall’evento “incendio”. Nell’attesa di acquisire ulteriori risultanze analitiche, si suggerisce nel frattempo di adottare, in via precauzionale, tutte le misure di protezione per la salute pubblica, secondo quanto previsto dalla legislazione vigente, con particolare riferimento ai lavoratori esposti secondo la L 81/2008”.
“Con riferimento al comunicato stampa emesso dalla Asl Roma D, competente per territorio, in cui si riportano i risultati delle analisi sin qui condotte che "non suggeriscono un significativo incremento del rischio sanitario" per i lavoratori nelle aree agibili, l’Enac ritiene che ciò possa riportare sicurezza tra i lavoratori aeroportuali. In conseguenza, l'Ente ha deciso di mantenere la riduzione della capacità operativa dell’Aeroporto di Roma Fiumicino allocata all'80% come attualmente previsto”, dichiara Enac in una nota.
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