Fiumicino - "A sorpresa il ministro delle infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio, annuncia per il 2016 l'avvio dei lavori di ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino con lavori paragonabili a quelli che portarono alla nascita del Leonardo da Vinci, inaugurato nel 1961 con l’atterraggio di un volo della Twa, quando è dimostrato che basterebbe investire sull'attuale struttura per raggiungere i 70 milioni di passeggeri l’anno", dichiara Susi Ciolella, dell’Esecutivo provinciale confederale Unione sindacale di base.


IL TERMINAL 3 - “Invece di fare proclami su un ampliamento che avrebbe un impatto devastante sul territorio circostante l'aeroporto, come abbiamo denunciato in più occasioni, il ministro Delrio dovrebbe chiarire a che punto sono i lavori di messa in sicurezza, richiesti dalla Procura di Civitavecchia dopo l’incendio del 7 maggio scorso che distrusse il Terminal 3 e soprattutto spiegare perché i dati sulla salubrità dell’aria del T3 non sono più stati più resi noti, anche con la bonifica dell'area rossa in atto”, sottolinea Susi Ciolella.



I MALORI DEI LAVORI - “Sono centinaia i lavoratori che in questi mesi hanno continuato ad accusare malori ed alcuni continuano ad avere problemi di salute importanti”, denuncia la sindacalista, “ma su questo c'è un silenzio assordante da parte delle istituzioni”.


LA CRISI - “I lavori di ampliamento del Da Vinci vengono giustificati con l’aumento del traffico aeroportuale, da cui deriverebbe maggiore occupazione. Tuttavia – puntualizza Susi Ciolella - sarebbe necessario capire perché, sebbene in questi anni il numero di passeggeri sia stato in continua espansione, a ciò non sia corrisposto un aumento dell’occupazione, che peraltro continua ad essere sempre più precarizzata e low cost”.


IL RILANCIO
- “Al di là dei grandi annunci ad effetto sulla ripresa del Paese, di cui l’ampliamento dell’aeroporto sarebbe un ulteriore segnale, ci piacerebbe che Fiumicino, proprio in quanto sito industriale più produttivo del centro-sud, fosse considerato un bene comune e che gli interventi pubblici non fossero solo nell’interesse di pochi ma per garantire realmente sicurezza, salute e occupazione”, conclude la rappresentante Usb.