(Rm) – Riceviamo e pubblichiamo la lettera che i lavoratori Simav, ex Aeroporti di Roma, hanno inviato al presidente del Consiglio Matteo Renzi “per sensibilizzarlo sulla nostra precaria situazione lavorativa,… dopo aver “atteso che liberassimo la pista dal velivolo incidentato per poter partire per il suo viaggio istituzionale dall'aeroporto di Ciampino”:

“Egregio Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,

siamo i 71 Lavoratori della Simav ex Aeroporti di Roma, che oggi (mercoledì 5 ottobre, ndr) sono intervenuti (una parte) per rimuovere il velivolo incidentato che ha costretto a chiudere temporaneamente lo scalo di Ciampino. Ci volevamo per prima cosa scusare per il ritardo che ha dovuto accumulare, ma abbiamo fatto tutto il possibile per fare piu' in fretta che mai, ma francamente riuscire a risolvere in meno di tre ore era impossibile.

Siamo stati allertati intorno alle 08:00 a Fiumicino Aeroporto (dove siamo di base), rapidamente ci siamo organizzati con uomini e mezzi, e scortati dalla polizia siamo partiti alla volta di Ciampino. Ci siamo messi subito all'opera e con la solita professionalità e dedizione abbiamo rimesso in assetto il velivolo e alle 11 lo scalo era di nuovo operativo, consentendole di partire per il suo tour in Veneto.

Bene Signor Presidente, noi nonostante il delicato lavoro che svolgiamo stiamo rischiando il posto di lavoro, a causa della cessione del ramo di azienda (comprese le emergenze recupero aeromobili incidentati) che nel 2012 Aeroporti di Roma (concessionaria di Stato) affidò a Simav. Ci sono già tre interrogazioni Parlamentari sulla vicenda, vorremmo chiederle un suo interessamento per evitare che tutte le nostre professionalità vadano perse a causa di una politica industriale poco lungimirante da parte di gestisce gli scali romani.

Grazie”.