Ostia – E' finita in tragedia una battuta di caccia di frodo. Andrea P., un uomo di 38 anni residente ad Acilia, è morto all’alba di oggi  all’ospedale Grassi di Ostia dopo essere stato raggiunto al petto da un colpo di fucile a pallettoni, sparato per errore da uno dei suoi due amici, durante una battuta di caccia al cinghiale al Parco di Veio, l’area protetta che si trova tra la via Flaminia e la Cassia. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri del gruppo di Ostia, che indagano sul drammatico fatto di sangue, l’incidente è avvenuto poco prima delle due nel parco regionale, dove è severamente vietata la caccia, dove la vittima si era recata in qualità di ‘osservatore’ con due amici di 40 e 55 anni, residenti rispettivamente a Casalpalocco e Ostia antica. Al momento dell’incidente, infatti, il 38enne era disarmato.

 

Andrea P. ed il 55enne, cacciatori da tempo, avevano deciso di trascorrere la notte a caccia, in compagnia del loro amico 40enne che voleva avvicinarsi a questa attività sportiva. Nel corso della battuta, però, il 55enne, rimasto solo, avrebbe sentito un rumore e temendo potesse trattarsi di un cinghiale avrebbe esploso con il suo fucile, in direzione di un cespuglio, un colpo a pallettoni che avrebbe preso in pieno Andrea P.. L’uomo, ferito gravemente con due fori di proiettile al petto, sarebbe quindi stato aiutato a salire in auto ma invece di essere trasportato al vicino ospedale Sant’Andrea è stato accompagnato al Grassi di Ostia, dove però è giunto in condizioni disperate. “I due amici del malcapitato, entrambi incensurati, hanno allungato il percorso passando prima per l’abitazione di uno dei due per disfarsi di un fucile e cercare così di escludere la responsabilità del 40enne, ma questo ritardo potrebbe essere stato fatale per la vittima”, spiega il colonnello Giovanni Adamo, comandante del Gruppo carabinieri di via Zambrini. Poco dopo l’arrivo al nosocomio lidense Andrea Pulerà sarebbe spirato, nonostante il tentativo dei sanitari di salvargli la vita. I due amici sono intanto stati arrestati con l’accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso. I due cacciatori devono anche rispondere dell'esercizio dell'attività di caccia, vietata nel parco regionale e svolta al di fuori degli orari consentiti: sono stati condotti al carcere di Regina coeli. Nella zona del tragico incidente è in corso un sopralluogo e nelle prossime ore sarà eseguita l'autopsia sul corpo.